Sabato 27 Luglio 2013 20:33 Scritto da alessandrastarace
Desiderava così tanto averne uno
che ogni notte sognava di vivere
in un posto incredibile:
il paese dei cani invisibili.
Ogni bambino ne aveva uno
con il quale passava ogni ora del giorno,
dalla mattina fina alla sera.
Era un paese di bimbi buoni,
allegri felici e mai litigiosi.
Bravi scolari e saggi figlioli.
Com'era possibile vi chiederete?
Come maestri avevano i cani
sempre vicini a loro fianco
che gli dicevano fai questo o fai quello
e gli indicavano la retta via.
Calmi e pacati ascoltavano i bimbi
e baci e carezze non risparmiavano.
Bastava uno sguardo per fargli capire
cosa era bene e cosa era male.
Quando era l'ora di fare festa
allegri e vivaci correvano nei prati.
Quando la fame si faceva sentire
insieme mangiavano un cibo sano
che a loro e al cane avrebbe giovato.
Vigili e attenti eran quei cani
che mai i bambini perdevano di vista.
Smarriti e confusi erano i grandi
a veder quei bimbi parlare col vento,
perché i cani non potevano vedere
e di capire non avevano il tempo.
Dada faceva ogni notte quel sogno
che la portava in un posto incredibile:
il paese dei cani invisibili.