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Il paese dei Potsie

Creato il 13 settembre 2011 da Lucas
Il paese dei Potsie
C'è chi immagina scenari che, se avessero dato Happy Days in lingua originale coi sottotitoli, noi italiani «saremmo diventati un pochino più colti, più cosmopoliti, più preparati a vivere in questo mondo»; e c'è, invece, chi pensa che se dell'Olivetti non ne fosse stata fatta «una carta da giocare in mano della finanza» (Computer! Telefoni! quando alla Apple erano mezzeseghe); che se la Fiat, invece che a Romiti, Agnelli l'avesse data in mano a Ghidella; che se lo Stato, invece di regalare le frequenze solo a Berlusconi, avesse regolamentato il mercato e messo delle regole lungimiranti; che se invece di aspettare l'89 il Partito Comunista avesse tolto prima quella cazzo di falce e martello e avesse provocato Craxi sulla via del riformismo (è un'idea alla cazzo di cane, lo so); che se anziché un Concordato con la Chiesa così assurdo, sempre Craxi avesse avuto il coraggio di togliere fiato a un Vaticano screditato da scandali orripilanti; che se invece di rifiutare ogni trattativa, lo Stato avesse trattato coi brigatisti per liberare Aldo Moro; che se invece di dare tanto fiato alla politica l'avessimo dato alla società, alla cultura, al respiro del mondo (e non so bene cosa sia questo, ma insomma, intendo tutto quello che toglie importanza a un mestiere da servitori che non ha, o perlomeno non dovrebbe avere così tanta importanza mediatica, un po' come avviene nei paesi cosiddetti democratici dove per un Giovanardi ho il cervello occupato da altre migliaia di facce, anche più brutte, ma più significative)...
Insomma, molteplici scenari ci sarebbero da immaginare.  A me, però, piace immaginare quelli che mi fanno rivoltare lo stomaco, che mi atterrano, che mi fanno di-sperare, piangere e ridere insieme, che ogni volta che ci penso mi fanno dire ahi serva Italia di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta, non donna di province, ma bordello. Ecco, con Happy Days questo non accade caro Luca Potsie.

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