“Siamo un gruppo di donne preoccupate dallo stato di degrado e disordine del nostro paese. Dal momento della sua fondazione questa nazione è stata governata solo da uomini, con minima partecipazione delle donne, perciò ci permettiamo ora di affermare che l’amministrazione maschile è stata un disastro. I nostri illustri concittadini ci hanno propinato di tutto: guerre, rivoluzioni, elezioni corrette, elezioni corrotte, democrazia diretta, democrazia elettorale, populismo, quasi fascismo, dittatura, dittamenodura. Abbiamo tollerato uomini che parlavano bene e altri che parlavano male; grassi, magri, giovani e anziani, uomini simpatici e uomini antipatici, uomini di bassa estrazione sociale e uomini delle classi alte, tecnocrati, dottori, avvocati, imprenditori, bancari, intellettuali. Nessuno di loro è stato in grado di far funzionare le cose e adesso noi donne siamo stanche di pagare per i danni causati da governi di bassa lega, inetti, corrotti, manipolatori, spendaccioni, usurpa-funzioni, anticostituzionali. Tutti gli uomini che ci hanno governato non bastano per farne uno, Perciò abbiamo deciso che è giunto il momento di dire:BASTA.”
Potrebbe essere l’urlo delle donne Italiane: quando l’ho letto mi è sembrato tutto troppo familiare.
Invece è il manifesto del PIE, il partito di donne creato a Faguas, nell’America del Sud, dal genio della scrittrice e giornalista nicaraguense Gioconda Belli. Le donne sudamericane hanno davvero una marcia un più… e non sono solo quelle che ballano samba durante il Carnevale di Rio de Janeiro!
Leggendo il suo libro “Nel Paese delle Donne” edito da Feltrinelli, ho davvero sognato. Ho immaginato che una Nazione a misura di donna è realmente attuabile, basta avere il colpo di fortuna che hanno avuto loro grazie al Vulcano Mitre!
E' un libro caldamente consigliato a chi ha davvero detto BASTA!