In una Romania degli anni Ottanta, quasi sospesa nel tempo, quattro giovani si ritrovano uniti dal suicidio di una ragazza di nome Lola. Da quel dolore e dalla consapevolezza di vivere in un Paese sottomesso alla dittatura, scaturisce un comune anelito di libertà che si nutre di letture e pensieri proibiti. Ben presto però i quattro devono fare i conti con l’onnipresenza del terrore. Agli interrogatori sistematici della polizia segreta, ai pedinamenti e agli atteggiamenti intimidatori segue la perdita del lavoro e, quand’anche si riesca a espatriare, ecco che le minacce proseguono e la morte ritorna sotto forma di misteriosi suicidi. In tutta questa oscurità, l’amicizia e l’amore sopravvivono. Grazie a uno stile evocativo e immaginifico, Herta Müller – che come la protagonista del romanzo appartiene a una minoranza di lingua tedesca della Romania – riesce a trovare e far scaturire la poesia persino dal degrado materiale e spirituale di un’intera nazione.uller.
Lei è Herta Müller nata il 17 agosto 1953 è una scrittrice tedesca, nata in Romania e vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 2009. È nota per aver scritto alcuni libri sulle condizioni di vita in Romania durante la dittatura di Nicolae Ceauşescu. (Wikipedia)
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Ho letto davvero tante recensioni di questo libro e tutti dicono la stessa cosa. Questo libro va letto… lo farò, sarà uno di quei titoli che scriverò nel mio quadernino… e presto sarà mio.
Buona lettura
Alessandra