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Il paese dove tutto è possibile di Elisa Simonelli

Creato il 22 giugno 2014 da Ilbicchierediverso

Il paese dove tutto è possibile di Elisa Simonelli

Il titolo è significativo. Soprattutto il sottotitolo conduce ad osservazioni molto dicotomiche tra di loro.
Una diade – una volta letto il contenuto del libro o semplicemente la quarta di copertina- sorriderà maliziosa e sfacciatamente disillusa, l’altra diade invece proverà un approccio sinceramente affascinato.

Cosa è possibile nel nostro paese? C’è ancora qualcosa di possibile a parte l’assenteismo dei sogni?

Il libro in questione è un diario-intervista-reportage, curato e ben scritto (con un piglio decisamente narrativo e, mi si permetta, trasognato), da una giornalista professionista, Elisa Simonelli, che vuole offrire uno spaccato reale sul mondo delle possibilità e dei futuri esistenzial professionali tracciabili in Italia.

Cosa ancora più importante, il mezzo con cui avviene questa riconsegna di lucidità nelle mani del lettore ovvero il Come.
Attraverso 22 illustri intervistati che si sono fatti da sé, senza raccomandazioni, senza nepotismi, senza spinte di nessun tipo… senza compromessi. I 22 sono di estrazione diversa, di area professionale diversificata eppure quasi tutti convengono sul problema di un paese che spezza le reni di una gioventù che non vuole più nemmeno tentare di farcela, visto che oramai, il tramandarsi virtù e poltrone è talmente un meccanismo consolidato che in alcuni settori non serve nemmeno “provarci”.

Ma le colpe sono anche degli italiani in alcuni casi, troppo rassegnati, troppo faciloni.
Il quadro di chi riesce sacrificandosi, immolandosi nonostante le lungaggini burocratiche e problematiche di ogni genere, riporta il mito americano ma in in tricomia nostrana. E non è affatto così “inaccettabile”.

In queste pagine non si sono mai fatte polemiche a sfondo politico/sociale, anche se a volte capita di essere acidamente caustici, ma data l’età avanzata di chi scrive e che si è subito sentito chiamato in causa dalla lettura, quello che si può dire è che questo non-saggio è un prezioso strumento di riappropriazione di buoni auspici. Un richiamo alle armi che viene filtrato nelle e con le voci della protagonista intervistatrice e dei suoi (s)oggetti – non tutti condivisi dal sottoscritto, ma questo è soggettivismo e nient’altro- che dovrebbe essere incapace di restare inascoltato, in questi barbari tempi dove il Nulla sembra essere un’incontrastata realtà che divora sogni e speranze: quelle residue dei vecchi e quelle germoglianti dei giovani.
Ma è anche un colpo ben assestato al lassismo giovanile, all’incapacità degli adulti di entusiasmare e tramandare sani valori che possano portare non a fuggire, ma a restare per farcela. Concetto quanto mai lontano dalle teste degli over 50 che appestano le nostre strade ideali.

… il paese dove tutto è possibile. Dove è possibile trovare la dignità di darsi da fare. Per sé e per gli altri.

di Novello Lolli

Buona scelta
IBD
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Il paese dove tutto è possibile
Autore: Elisa Simonelli
Giulio Perrone Editore – 2014


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