Il Pagante canta una generazione a zero #sbatti

Creato il 06 maggio 2014 da Zero @zeroblogtw

Pronunciato da G.P. in una scherzosa frase di accusa verso F.C.R., il quale cercava di giustificare l’ampolloso e inappropriato utilizzo di uno pseudo ciondolo portachiavi al collo, è il participio presente del verbo pagare, che con l’uso è divenuto un sostantivo. Nato casualmente per indicare il concetto del pagamento dell’ingresso in discoteca, ha poi assunto un significato più ampio: oggi il termine “pagante” vuole contraddistinguere un genere di persone che, pur inconsapevoli, appartengono a un insieme in cui l’unico valore è l’omologazione.

Direttamente dalla pagina Facebook ufficiale del Pagante per introdurre un progetto musicale discutibilmente interessante. Come ogni progetto trash non può mancare quel vecchio volpone dalla faccia libidinosa di Andrea Diprè che introduce il pagante in Pettinero, ultima vera fatica di questo sodalizio milanese che fa dell’omologazione un valore e ne canta le virtù.

Superata la fase Diprè e archiviato con successo ogni possibile commento scontato sulla sua espressione facciale -per altro vero cult della rete ormai- andiamo a rintracciare nelle gestualità mutuate Immanuel Casto una possibile fonte di ispirazione per questi ragazzi milanesi che aspirano a diventare punto di riferimento per i giovani di mezza Italia, di quella parte di paese che fanno dell’identificazione in una categoria sociale votata al disinteresse, che aspira al tavolo da discoteca, che conta le bocce da 6 litri a fine serata per capirne il successo. Giovani aruspici che indagano nelle bollicine del Crystal le sorti di una generazione a zero #sbatti.

Fondato da Guglielmo Panzera, Alfredo Tomasi e Giordano Cremona ora il progetto si avvale della preziosa collaborazione di Roberta Branchini e Federica Napoli in qualità di cantanti e della basi del duo Merk&Kremont.

Il Pagante che ‘bosseggia’ nel club, notare Roberta (19 anni) con felpa legata in vita in stile fashion-nerd

La chiave del loro successo? Un mix studiato nei minimi dettagli di basi musicali, testi sagaci che mischiano slang giovanile e parole senza senso e ritmi dance che fanno del coinvolgimento il punto focale. Il giovane oggi vuole essere parte del gruppo e Il Pagante te ne dà la possibilità.

Insomma una somma di ex bimbiminkia che si faceva dei video in un parco milanese raggiunto in bicicletta che ha totalizzato milioni di visualizzazioni su Youtube mettendo in scena i loro pomeriggi intermezzandoli di pezzi improbabili inneggianti a serate da naBabbi, loro vero sogno.

Particolarmente significativo per capire la fenomenologia del Pagante è il video #sbatti, che inizia con una scenetta da recita scolastica, proprio a scuola con audio pessimo poi inizia la canzone con sei paganti che sbucano dal tettuccio apribile di quella che pare una Clio per poi spostarsi in quella scenografia che comparirà più volte nel corso del video: un trono dorato in quella che sembra la sala per delle feste indiane un po’ kitsch, ben lontano dall’odore di privè che si respira in Pettinero. Il video poi continua con riprese copiate dal video Estate di Lil Angel$ e da rimpatriate in bici o sulla panchina dove ragazzini ballano. Con questo mix assolutamente studiato i Paganti hanno raggiunto le 3 milioni di visualizzazioni e il successo, per ora.


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