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Il pagellone 2009-2010

Creato il 20 maggio 2010 da Antonoce
A fine stagione il pagellone non poteva mancare, lo dovevamo a questa squadra che nonostante la partenza, i limiti e gli errori è arrivata al sesto posto, meritando di diritto la conquista della partecipazione all’Europa League, un sogno che dovrà far durare il più possibile.
Probabilmente per la prossima stagione gli attori cambieranno, e speriamo che siano all’altezza della situazione: dovranno esserlo, perchè i tifosi napoletani hanno il palato fino, e vogliono vedere il bel calcio, ma soprattutto rivedere i bei traguardi che il Napoli riusciva a raggiungere in passato.
Ecco quindi le pagelle generali di squadra (di chi ha giocato) e allenatore:
De Sanctis 6: ha saputo superare una parziale diffidenza nei suoi confronti, con prestazioni importanti e anche parate eccellenti. Da migliorare le uscite e la presa. Ai mondiali forse avrà poco spazio, ma potrebbe essere un’occasione per auto motivarsi in vista della prossima stagione.
Iezzo 6: apparizioni fugaci, ma ha saputo farsi trovare pronto.
Aronica 6,5: l’arrivo di Mazzarri lo ha rigenerato: ha dato un apporto tattico prezioso per le sue caratteristiche di esterno d’attacco con un occhio alla difesa.
Bogliacino 6: poco presente, e quest’anno verso l’addio, ma sempre prezioso, generoso e serio. Nel suo stile (rischiatutto) il gol del pari contro il Cagliari agguantato nel recupero del recupero…
Campagnaro 7: ha permesso alla difesa di fare il salto di qualità. Autoritario, grintoso in copertura, abile in fase di impostazione. Ha fatto valere i numeri tecnici mettendoli al servizio della squadra, come un vero leader sa fare. Se risolve i problemi fisici che ha avuto quest’anno, sarà tra i migliori del suo ruolo.
Cannavaro 6,5: dopo la scorsa stagione in cui ha toccato il fondo, ha saputo risalire durante la gestione Mazzarri. Alcune prove da incorniciare, in particolare quella con il Genoa, e quella con il Catania, che lo ha visto mettere a segno un gol pesantissimo. Da qui a volerlo a tutti i costi in nazionale ce ne passa. Ma i giornalisti amici suoi e del fratello gli vogliono veramente troppo bene…
Cigarini 5,5: la classe e il talento non sono in discussione, ma ha trovato veramente poco spazio in tutta la stagione. Un po’ per colpa sua, un po’ per i moduli adottati dai due allenatori che si sono avvicendati sulla panchina azzurra. Lo aspettiamo il prossimo anno, ammesso che resti.
Denis 5,5: cinque gol sono pochi, considerando l’elevata percentuale di errore che ha avuto durante le occasioni da titolare, che avrebbe potuto sfruttare meglio.
Dossena 5: la sua metà campionato si è ridotta a qualche fugace apparizione. Un po’ gli infortuni, un po’ la condizione fisica precaria non gli ha permesso di giocare. Lo aspettiamo per la prossima stagione, ma avremo meno pazienza rispetto a quest’anno.
Gargano 6: dovrà maturare tatticamente, solo così potrà fare il salto di qualità. Deve ridurre gli errori e le giocate inutili. Speriamo bene…
Grava 8: il giocatore rivelazione della stagione. Dalla tribuna a titolare inamovibile, ha svolto il suo compito con una precisione sconvolgente, riducendo il margine di errore al minimo. Un giocatore rigenerato, che merita la riconferma, e che va sponsorizzato, perché nel calcio paga la serietà, non il nome.
Hamsik 6,5: stagione da incorniciare perché conclusa da capocannoniere con dodici reti, tantissimo per un centrocampista. D’altro canto, però, da uno come lui che promette tanto, ci si aspetta qualcosa di più: meno discontinuità, maggiore leadership. I mondiali potrebbero consacrarlo a campioncino azzurro, oltre che slovacco…
Hoffer 4,5: a parte il gol nella prima uscita di coppa Italia, non si è messo praticamente mai in luce. Non si è inserito nel gruppo, e non ha sfruttato il poco spazio che ha avuto. Sicuramente si sarà giocato la Premier League, suo sogno nel cassetto. Probabilmente anche la serie A…
Lavezzi 8: dopo le bizze estive ha avuto la maturità di rimboccarsi le maniche, far girare le gambe ed essere decisivo per la squadra. Con Mazzarri ha mostrato anche una certa disciplina tattica, che gli ha fatto avere notevoli margini di miglioramento. Peccato per la mancata convocazione ai mondiali, l’avrebbe meritata, ma adesso potrà riposare per essere pronto per il Napoli.
Maggio 6,5: stagione positiva, che gli ha permesso di ottenere una serie di convocazioni, e probabilmente anche quella definitiva ai mondiali. Bravo sia in attacco, che in difesa, dove si sta specializzando in vista del Mondiale, avendo compreso che a Lippi piace che lui giochi in quella posizione, esterno destro difensivo.
Pazienza 7: due gol e una stagione da incorniciare. Da derelitto a giocatore su cui scommetter. Ha saputo togliere al Napoli molte castagne dal fuoco, non ha fatto rimpiangere Blasi, si è saputo rilanciare grazie all’impegno quotidiano ed alla grande serietà.
Quagliarella 6: ci si aspettava qualcosa di più da lui, soprattutto sotto il profilo caratteriale. Alla fine è arrivato a undici gol, una media buona, ma non da bomber. Peccato per le tante partite in cui non è stato in condizione, ma peccato anche per quelle in cui ha mostrato di non reggere la pressione.
Rinaudo 6: dopo le lacrime di inizio stagione è riuscito a ritrovare spazio, e si è fatto trovare pronto. Siccome è grande e grosso, la prossima volta la smetta di piangere.
Rullo s.v.: una sola presenza, fugace: troppo poco per poterlo valutare.
Santacroce 6: stagione condizionata dagli infortuni. Resta un talento, da sfruttare invece che mettere sul mercato. Chissà se la società farà così…
Zuniga 6,5: dopo l’inizio balbettante ha saputo conquistare tifosi e critica. La tecnica non gli manca, deve credere di più in se stesso e può diventare una risorsa.
Mazzarri 8,5: la sua mano ha rivoluzionato in positivo il Napoli, portandolo alla conquista dell’Europa League. Su di lui abbiamo già speso molte parole di elogio, tutte meritate, perché ha messo in gioco la carica giusta, gli accorgimenti tattici che mancavano, e la condizione atletica di cui questa squadra aveva bisogno. Ora lo aspettiamo ad una prova importante, la prossima stagione, in cui ci auguriamo che possa solo migliorare.

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