Con cinque giornate di anticipo sulla conclusione del campionato cadetto, il Palermo di Zamparini espugna Novara e stacca ufficialmente il biglietto per tornare nell’olimpo del calcio che conta. Un campionato dominato quasi dall’inizio da parte dei rosanero, che hanno inanellato, dopo l’ultima e contestata sconfitta a Carpi il 21 dicembre scorso, ben 18 risultati utili consecutivi.
Se con il senno di poi quella del Palermo può sembrare davvero una cavalcata trionfale verso una promozione già scritta, è doveroso ricordare che l’inizio di stagione della squadra siciliana non è stato, al di là del colore delle casacche, per nulla roseo.
Sotto la guida tecnica dell’esordiente Gennaro Gattuso, i rosanero hanno vissuto un inizio di stagione piuttosto altalenante e nelle prime giornate hanno faticato parecchio a trovare continuità di risultati e di prestazioni. Dopo tre capitomboli in sei giornate, il vulcanico presidente rosanero decide così di “segare” Gennarino Gattuso ed affidare la panchina del Palermo ad uno specialista di promozioni: quel Giuseppe Iachini che ha già ottenuto la promozione nella massima serie in piazze come Verona, con il Chievo, Genova, con la Sampdoria, e Brescia.
Dopo l’esordio vincente del tecnico ascolano sulla panchina del Palermo con la Juve Stabia (3-0), i rosanero cominciano a collezionare una serie di risultati utili e firmano così la prima striscia di otto partite senza sconfitte. Il primo tonfo con Iachini in panchina avviene in casa con il Latina, ma la compagine siciliana reagisce immediatamente e nelle giornate successive e comincia anche a far vedere anche un po’ di gioco, che fino a quel punto della stagione non aveva di certo entusiasmato.
Con l’arrivo a gennaio di Maresca e Lazaar, Zamparini completa il suo giocattolo e affida a Iachini una squadra di assoluto livello per poter competere alla promozione in serie A. Il tecnico ci mette anche del suo rispolverando un Vasquez fuori rosa e trasformandolo in un giocatore di assoluta importanza per questo Palermo.
Il resto sono numeri da record e primati consegnati agli appassionati di statistiche. Appena 24 gol subiti, solo 5 sconfitte, 38 punti sui 57 disponibili conquistati in trasferta, 16 punti di distacco dalla seconda e una media di 2,29 punti a partita con Iachini in panchina.
Ai tifosi rosanero non resta che scendere in massa nelle piazze e festeggiare un annata quasi perfetta, che riporta Palermo e “Il Palermo” agli scenari che merita.