il Pan di Spagna (voglia di ripartire da.. ZERO!)

Da Martina Bertuccelli @CucchiaioGiallo

Avete mai avuto la sensazione che qualcosa stesse portando via "pezzi" di voi?
Pezzi, anche piccoli, che se ne andavano, uno alla volta, e che vi facevano temere di svegliarvi, un giorno, diversi. Non più voi.
In questi anni spesso ho avuto questa sensazione.
Giurisprudenza (che fatica scrivere il nome del mio "qualcosa") mi stava togliendo dei pezzetti e non sapevo se sarei riuscita a riprendermeli.
A volte mi sono sentita persa, perché non mi riconoscevo più: la persona che vedevo ero veramente io? cosa mi era successo? perché lo avevo permesso?
Per cercare di convivere con tutto questo, spesso ho avuto dei veri e propri "colpi di testa", riassunti più o meno nel collage qui sotto:

Vi sembrerà sciocco, banale, forse superficiale, ma cambiare taglio di capelli, aggiungere ciocche colorate, avere la chioma dei più improbabili colori, mi ha aiutato.
Mi ha aiutato a guardarmi nello specchio e a rassicurarmi: nonostante tutto ero sempre io, in fondo c'era sempre la Martina che conoscevo.
Il giorno dopo aver ufficialmente concluso il mio percorso universitario (ormai il 16 luglio è festa di liberazione personale), ho voluto darci un ulteriore taglio.
Perché a volte abbiamo solo bisogno di un nuovo inizio, abbiamo solo bisogno di ripartire.. da zero!

E visto che è tempo di ricominciare, anche dolciariamente partiamo dalle fondamenta, dalle basi.
Partiamo dal PAN DI SPAGNA.

INGREDIENTI: (per due tortiere da 18 cm di diametro)
(ricetta di Luca Montersino, mica Beppino di piazza!)
  • 250 gr di uova (circa 5 uova, però pesatele perché dipende dalla dimensione delle vostre uova)
  • 175 gr di zucchero
  • 150 gr di farina 00
  • 50 gr di fecola di patate
  • 1 bacca di vaniglia/la scorza di un limone/la scorza di un'arancia (a seconda del profumo che volete dare al nostro pan di spagna)
Per prima cosa preriscaldate il forno (statico) a 190°C e imburrate e infarinate le teglie.
Versate in un pentolino le uova con lo zucchero e i semi della bacca di vaniglia e fate scaldare il tutto, mescolando continuamente, fino a raggiungere la temperatura di 40/45°C.
Mette il tutto nella planetaria o in una ciotola, se utilizzate le fruste elettriche, e montate fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.
N.B.: Se non avete il termometro da cucina oppure volete saltare questa fase, lo potete fare e potete montare direttamente gli ingredienti, vi servirà solamente più tempo per raggiungere il risultato necessario, circa 20 minuti.
N.molto.B: la fase in cui vengono montate le uova con lo zucchero è la più importante! Da questa fase dipenderà la lievitazione del vostro dolce. Infatti il Pan di Spagna non prevede lievito, è l'aria che viene inglobata mentre vengono montate le uova che permette al dolce di gonfiare una volta nel forno.

Le uova sono pronte quando "scrivono": alzando la frusta e facendo cadere dell'impasto, questo non affonda subito, ma resta sulla superficie.
A questo punto mescolate e setacciate la farina e la fecola di patate, aggiungetela al composto di uova e zucchero, mescolando delicatamente dal basso verso l'alto per non far smontare le uova.
Versate il composto nelle teglie e infornate per circa 22-25 minuti.
Togliete dal forno, fate raffreddare e togliete dalle teglie.

Il pan di spagna è una delle preparazioni base della pasticceria.
Non si può certo dire che da solo sia un dolce buono e goloso, io lo definisco "neutro", però è la base ideale per essere farcito con creme, per fare dei semifreddi o dei dolci al cucchiaio.
Non si può non saperlo fare!

Ho deciso di ripartire da zero, dalle basi, da un nuovo inizio.
Ho deciso di ripartire da ME.
So bene che non basterà rasarsi i capelli o preparare un pan di spagna, ma da qualche parte bisogna pur cominciare.

Smartie(sotto vari aspetti, decisamente più leggera!)   P.S.: Un ringraziamento speciale va a coloro che con pazienza hanno assecondato e asseconderanno (perché mica sono finiti!) i miei colpi di testa.
In particolare a Marco."Ci sono le cose pensate, ci sono le cose dette, ma quelle che contano veramente sono le cose FATTE."  

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