Era previsto e ci si sta lavorando da tempo, soprattutto dalle parti del PDL.
Poi tutta la partita si trasferirà in aula.
L’8 ottobre arriveranno in Senato 46 proposte di riforma della legge elettorale: un pantano.
Un pantano in cui può accadere di tutto.
Infatti Silvio Berlusconi si prepara al blitz in aula.
La presentazione del disegno di legge messo a punto da Verdini che prevede un Porcellum corretto con un premio non più alla coalizione ma al partito, di un risicato 10 per cento.
È la via maestra per un Parlamento privo di una maggioranza stabile.
La via del “pareggio”, della riproposizione obbligata di Mario Monti e della permanenza del Pdl in maggioranza visti i sondaggi disastrosi.
Silvio punta sull’appoggio della lega nord e magari dell’UDC sempre favorevole ad un proporzionale e soprattutto ad un Monti bis.
I numeri in commissione Affari costituzionali non ci sono.
In aula, complice il caos, tutto può succedere.
Se passasse una legge elettorale del genere in cui voti il partito a scatola chiusa, cioè senza sapere prima le alleanze che metterà in campo, a cosa servono le primarie per la scelta del candidato della coalizione del centrosinistra.
La coalizione non ci sarà, se non dopo il voto.
Ci sarà un parlamento senza maggioranze che ci porterebbe diritti al Monti Bis.
A questo punto sarebbe necessario un bel congresso.