Il papà di Emanuela vincitrice di MasterChef Jr: ''Passione nata dai nonni''

«Quella per la cucina e' una passione che le hanno trasmesso i nonni, mia madre e mio padre, con cui gia' dall'eta' di due anni si divertiva a impastare focacce e torte. Poi, piano piano, la passione e' diventata sempre più forte».

Max Tabasso, papa' di Emanuela, 9 anni, prima Junior Masterchef d'Italia, commenta con l'ANSA la vittoria della cuoca più giovane d'Italia. E ricorda come «sei mesi fa» non immaginassero «neanche lontanamente che tutto questo sarebbe accaduto».

Fino a quando, racconta Max, «Emanuela ha visto che Sky stava facendo le selezioni per Junior Masterchef e, di sua iniziativa, ha scritto una mail, mettendo in copia per conoscenza me, scrivendo esplicitamente alla redazione che suo padre la autorizzava». «Inizialmente credevo fosse tutto un gioco - ricorda - ma poi e' cominciato l'iter delle selezioni con i tremila bambini che sono diventati 40 e poi i 14 nella masterclass in cui c'era anche Emanuela».

E anche se le puntate l'hanno tenuta lontana da casa, «Emanuela non voleva più tornare a Bari da Milano dove si e' divertita molto durante le riprese - scherza il papa' - che si sono svolte tra agosto e settembre, periodo in cui noi lavoriamo perche' abbiamo una attivita' prevalentemente estiva». Per questo, «con Emanuela c'era una nostra parente e noi andavamo a trovarla a turno, ogni tanto». «Ma i bambini erano sempre insieme, uscivano a cena, andavano nei parco giochi - spiega Tabasso -: e' stato davvero tutto molto bello, senza competizione, cosi' come l'avete visto in tv». «Anche la scelta di eliminare due bambini alla volta - sottolinea - e' stata voluta per far si' che l'eliminazione non fosse vissuta come una sconfitta».

«Al momento - afferma - quella per la cucina e' solo una passione ed e' giusto che sia cosi'. Parlare di progetti per il futuro e' davvero molto prematuro. Ma se da grande Emanuela vorra' fare questo mestiere, sara' libera di scegliere», conclude Max: «Vedremo strada facendo anche perche', in ogni caso, la passione per la cucina le rimarra' dentro per sempre».

La piccola ma «agguerrita» Emanuela ha vinto con un menù tradizionale ma spinto verso l'innovazione che ha conquistato i tre chef-giudici, Bruno Barbieri, Lidia Bastianich e Alessandro Borghese. Ha voluto chiamare il suo menù 'ritorno a casa' perche', ha detto, contiene «i sapori della mia terra: la Puglia». Dopo un po' d'ansia iniziale durante la preparazione finale, Emanuela ha cominciato a fischiettare come ha sempre fatto cucinando i piatti per tutta l'edizione del programma.

E cosi', poco a poco, ha dato vita ai ravioli ripieni di gamberi rossi di Gallipoli con ricotta di bufala, spennellati da pesto di basilico e burro ai crostacei; al calamaro 'della nonna' ripieno con pane aromatizzato, e a un tortino al limone su ananas profumata alle spezie, con petali di fiore commestibili. «Un menù di cuore», l'hanno definito i giudici.