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Il Papa e i suoi deliri quotidiani

Da Luciferkitty @MicheleAFGreco
Le religioni sono come le lucciole: per risplendere esse hanno bisogno dell'oscurità. Un certo grado di ignoranza generale è la condizione di tutte le religioni, è il solo elemento nel quale esse possono vivere.
Arthur Schopenhauer
Nella Giornata Mondiale della Pace, il papa (iniziale minuscola volontaria) afferma che i matrimoni gay «sono una ferita alla pace e alla giustizia, un'offesa contro la verità umana». Un minuto di silenzio per i neuroni che si sono suicidati leggendo questa frase.
A parte il fatto che le nozze gay sono un diritto civile e quindi umano, non capisco come possano danneggiare la pace e la giustizia. Caro Natzinger, vorrei tanto capire che danno fanno a te i matrimoni gay civili (e quindi in comune). La gente smetterà di sposarsi in chiesa? Gli etero si suicideranno in massa? Tutti i computer del mondo andranno in tilt? Dammi un indizio perché io non ci arrivo. So però che le religioni sono state la causa di guerre, soprusi, ingiustizie e violenze.
Ad ogni modo, nella Giornata Mondiale della Pace non sarebbe più adeguato parlare dei governi guerrafondai sostenuti dalla chiesa? Delle armi che il VaticAno smercia nel mondo? Di come vengano coperti i preti pedofili? Di come la chiesa stia contribuendo alla diffusione dell'AIDS? Di come le gerarchie ecclesiastiche africane spingano sempre di più per togliere diritti agli omosessuali e di come festeggino per ogni condanna a morte eseguita, per ogni gay impiccato, per ogni lesbica stuprata? Da una persona che gioisce di tutto ciò non accetto arroganti lezioni su cosa sia la verità umana. Ora, caro papa, va' a pulirti le mani: grondano di sangue.
"Chi vuole la pace non può tollerare attentati e delitti contro la vita" ha affermato il papa riferendosi all'aborto e all'eutanasia. Lo so, caro Natzinger, ti dà fastidio che qualcuno possa avere la libertà di decidere del proprio corpo: solo il papa dovrebbe poter decidere per gli altri, siano essi cattolici, protestanti, agnostici, atei, neopagani o buddhisti.
Povero Benedetto (?) XVI, già lo immagino che piange perché negli stati davvero democratici (e quindi laici) le sue parole si disperdono come polvere al vento. Ma non aver paura, piccolo Benny: l'Italia non è uno stato laico, così come tantissimi stati africani. Gioisci, su!
È spaventoso come la Santa (?) Sede riesca a ridurre l'intero mondo politico italiano in una condizione di silenzio/assenso. Solo Anna Paola Concia ha avuto il coraggio di criticare le parole del papa riguardo ai matrimonio gay. Due gay non si possono sposare perché causerebbero la Terza Guerra Mondiale, ovvio. Però il VaticAno non ha dubbi nel benedire Rebecca Kadaga, promotrice di una legge ugandese che intende definire l'omosessualità come una "malattia mentale" punendo i gay recidivi con l'ergastolo o con la pena di morte.

Il Papa e i suoi deliri quotidiani

Benedetto XVI accogliente con Rebecca Kadaga.

Secondo la dottrina cattolica, il papa è illuminato dallo spirito santo. Devo dedurre che quest'ultimo sia un idiota o un burlone. Anzi no, riflettendoci, è più uno scaltro e furbo essere assetato di potere e denaro.
La civiltà non raggiungerà la perfezione finché l'ultima pietra dell'ultima chiesa non sarà caduta sull'ultimo prete.
Émile Zola
Vi lascio con Death of a Dream, una canzone che parla della condizione femminile nelle società fondamentaliste islamiche, ma il cui testo può essere esteso a tutte le minoranze maltrattate dalle varie religioni e a tutti i diritti civili calpestati dalla mancanza di laicità dello stato.

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