PERSONAGGI (Buenos Aires). Tra i super-fenomeni della storia del calcio, è di certo quello meno incensato e pavoneggiato. Di Pelé, Maradona, Messi, Van Basten, Platini e compagnia cantante si parla in ogni dove. Di lui, Alfredo Di Stefano, la “Saeta Rubia” del grande Real degli anni ’50, spagnolo naturalizzato ma orgogliosissimo delle sue origini di Buenos Aires, si dice sempre troppo poco. Eppure, su Marca tiene una rubrica spassosa, dove dall’alto dei suoi 86 anni suonati dice la sua sul pallone attuale raccontando spesso aneddoti non solo inediti ma gustosi. Questa settimana, è toccato a Jorge Bergoglio, al quale Di Stefano ha lanciato un appello. “Per anni lui avrà saputo chi ero io, e io non sapevo chi era lui. Ora magari lui si è dimenticato di me, mentre io seguo con grande attenzione lui. Ma gli vorrei far sapere che le nostre famiglie vivevano a poche centinaia di metri, che lui è di certo uno dei bambini che veniva a giocare al campetto di quartiere dove organizzavamo tornei che duravano finché c’era il sole. Io sono più vecchio di 10 anni, ma abbiamo anche frequentato la stessa scuola. Mi piacerebbe farglielo sapere” – ha scritto il primo grande fenomeno del calcio.
Ma le notizie su Papa Francesco e il suo amore per il calcio non si fermano qui. Tutti sanno della sua passione per il San Lorenzo, di cui è anche socio (“i colori rossoblu sono quelli della Vergine” – ha detto, ndr), ma pochi sanno che anche in Italia, lui un amore calcistico ce l’ha. Non lo ha mai detto apertamente, ma chi lo conosce bene sa della sua simpatia per la Juventus. In primis per le sue origini piemontesi. Ma soprattutto, per una cosa che si è scoperta solo in questi giorni che Monsignor Jorge è salito al soglio di Pietro: sua mamma di cognome faceva Sivori. Ed era parente alla lontana con i genitori del grande centrocampista che fece bella la Juventus. Della parentela ha parlato Maria Elena Bergoglio, sorella del Papa, precisando che la madre, Maria Regina Sivori, morta nel 1981, era della zona di Lavagna (Genova): la stessa località dov’era nato il nonno paterno del centrocampista juventino. “Ricordo che del calciatore si è accennato in qualche occasione quando in famiglia parlavamo dei Sivori e dell’Argentina. Mia madre raccontava che in effetti eravamo tutti parenti, anche se in qualche caso lontani. E che nel corso degli anni ci siamo distribuiti un po’ in diversi punti del paese”. Insomma, quella di Papa Bergoglio, per il calcio, è davvero una passione di sangue.