Così si è riascoltato l’organetto degli strusci in centro e delle presunte discussioni su Montale e Ungaretti, ma anche su Eddington, un astronomo inglese che aveva scritto un libro divulgativo sulla relatività, il quale però è universalmente noto per la teoria delle scimmie dattilografe, riassunta nella frase “se un esercito di scimmie battesse per un tempo sufficiente sui tasti di macchine da scrivere, produrrebbe prima o poi tutti i libri del British Museum”, teoria che immagino abbia molto impressionato i due baldi giovanotti. Ma Scalfari en passant spiega anche perché abbia votato per il re: «Pensavo che solo la monarchia potesse contrastare il Vaticano».
Certo che adesso con tutta quella pappa e ciccia con San Pietro, con le telefonate papali e le discussioni teologiche, la prospettiva dev’essere totalmente cambiata: ad averlo saputo prima forse avrebbe votato repubblica e fondato il giornale “La Monarchia”, ma probabilmente adesso si è convinto della necessità di avere un papa re. Certo è una prospettiva non immediata, ma il Beato Eugenio non se ne sta con le mani in mano: fa le prove con Napolitano.