Molti papà separati si dimostrano poco assidui nei confronti dei figli e magari pure inadempienti quanto agli obblighi di mantenimento stabiliti dal giudice. Ma altri, abbastanza numerosi da essersi riuniti in varie associazioni, al contrario faticano a far rispettare i loro diritti di vicinanza e cura dei bambini. Le mamme infatti tendono a porre ostacoli o, quanto meno, a non facilitare il rapporto.
Eccone infatti uno, in cerca di pareri legali: (http://canali.kataweb.it/kataweb-consumi/2013/07/12/) Sono un padre separato con un figlio di 7 anni. Ho chiesto alla mia ex moglie di poter portare il bimbo in ferie con me e i nonni paterni per una settimana. La risposta è stata “Sì, ma poiché il bimbo sarà già in vacanza al mare, lo dovrai prelevare e riportare al mare (e non al suo abituale domicilio)”.
Considerato che per le ferie estive col bimbo arriverò dall’estero ove vivo e lavoro (5 ore di aereo dall’Italia); che posso prendere solo una settimana di ferie; che per prendere e riportare il bimbo al mare dovrò fare circa 20 ore di treno (non possiedo un’automobile), osservo che il tempo utile con mio figlio il montagna si ridurrà a ben poco E in ogni caso, in base a quale norma sarei tenuto a prendere/riportare mio figlio non al suo abituale domicilio?
Per gli avvocati Armandola, Marzano e De Renzis la norma di prendere in consegna i figli presso l’abitazione prevalente ammette eccezioni quando si trovano in luogo diverso, ma la richiesta della madre non è comunque impositiva… e giustamente concludono: se però fra i coniugi vi fosse un miglior dialogo nell’interesse del figlio sarebbe stato sufficiente richiedere una collaborazione rappresentando l’oggettiva difficoltà a prendere il bambino nel luogo di vacanza.
E infatti il miglior dialogo nell’interesse del figlio quasi sempre manca e anzi il coniuge ” perdente” nella separazione tende a “usare” i bambini in disturbo e punizione dell’altro. Forse è davvero quello che ha subito il danno maggiore, magari si tratta di una mamma lasciata a sbrigarsela da sola tra mille difficoltà. Tuttavia il comportamento è sbagliato: i figli hanno bisogno di entrambi i genitori, le occasioni d’incontro vanno favorite (salvo casi gravi e specifici) a onta delle colpe coniugali pregresse.
Questo piccolo andrà in montagna ( ci fa piacere!) anche con i nonni paterni. Leggendo il post mi chiedevo se non avrebbero potuto loro prendere/riportare il nipotino all’abitazione estiva della mamma, facendo “guadagnare” tempo alla vacanza con il papà . I motivi sono probabilmente banali e mi auguro che essi, come purtroppo avviene, non siano tenuti in disparte dalla nuora rancorosa. Fare in modo che i bambini continuino a frequentare tutti i nonni dopo il fallimento dell’unione è infatti un altro dovere cui i genitori non debbono venir meno!
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