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Il papavero in casa

Da Fluente

Il papavero in casa

Come fiore reciso il papavero ha pregi e difetti. Tra i primi c’è ovviamente l’elegante leggerezza dei petali, la semplicità della forma che ricorda il suggestivo paesaggio campestre; tra i secondi c’è la fragilità della sua fioritura che lo rende una scelta effimera, di breve durata e poi c’è la difficoltà di reperirlo facilmente a meno che non siamo noi stessi a coltivarlo. Fatta questa premessa, rimane però la voglia di avere ogni tanto un mazzo di freschi papaveri soprattutto se accompagnati da fiori che hanno con essi delle affinità. Possiamo infatti richiamare la sua origine campagnola preparando un mazzo allegro che si ispiri ai campi estivi e che, per questo, starà benissimo in cucina.Prendiamo due contenitori di vetro trasparente, inseriamo il più piccolo in quello più grande in modo da creare un’intercapedine asciutta e ben visibile dall’esterno; colmiamo lo spazio con pasta secca a piacere (ditali,,farfalle, maccheroncini,etc.) e riempiamo invece d’acqua il contenitore piccolo al centro. In questo modo tutti i gambi saranno nascosti. Poi procediamo alla composizione del mazzo: scegliamo i papaveri d’Islanda (Papaver nudicaule) che durano più degli altri e hanno anche belle tonalità di giallo, d’arancio tendente al rosso. Accostiamo dei fiordalisi blu, dell’Alchemilla mollis giallo oro e piselli odorosi che non solo hanno corolle morbide  e fragranti, ma hanno il pregio di annoverare tanti
delicati colori. E completiamo la nostra composizione rustica con qualche spiga di frumento (se ne trovano facilmente anche presso i rivenditori di fiori secchi).
IL TRUCCO PER FARLI DURARE DI PIÙ
Per aiutare i fiori recisi a durare più a lungo, prendiamoli freschissimi, ancora in boccio, eimmergiamo brevemente i gambi ,subito dopo il taglio,in acqua bollente prima di metterli in vaso.

Fatemi sapere del risultato e se avete dei vostri cosigli non esitate ha lasciare i vostri commenti.

Un saluto ; Eliana.


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