A quanto pare Francia e Germania hanno deciso di commissariare l’Italia. Un imperativo è arrivato, “dovete chiudere in pari il bilancio almeno nel 2013” e l’Italia ha eseguito.
In una conferenza stampa, tre mummie incartapecorite: Berlusconi, Tremonti e Letta, hanno spiegato a tutti che il pareggio di bilancio si farà nel 2013, senza dire che il comando durissimo è arrivato da fuori. Sì, perché questi qui non vogliono informare per bene la gente, ci potremmo prendere paura.
Sarkozy e la Merkel, a casa loro, non perdono tempo in bunga bunga, ma si occupano seriamente e da tempo dei problemi economici e finanziari dei rispettivi paese.
Il governo Berlusconi/Bossi/Scilipoti che abbiamo messo insieme, a forza di compra-vendite parlamentari, è un governicchio che ci ha trascinato in un pasticcio enorme, la cui preoccupazione principale è quella di salvare il premier dai guai giudiziari e di non mandare in galera i vari inquisiti.
L’intervento franco-tedesco ha unito l’Europa per salvare l’Italia, commissariandola. Chissà se basterà.
Auguriamocelo, perché il governo del trio Scilipoti/Bossi/Berlusconi rischia di trascinare nel baratro anche l’Europa.
Per uno come Berlusconi che sa tutto, che è il miglior presidente del consiglio degli ultimi 150 anni, che ha tre aziende quotate in borsa, che conosce il mercati e la finanza, ricevere una lettera di commissariamento, quando si è Presidente del Consiglio, è un bello smacco. Sostanzialmente vuol dire che non è credibile e non sa governare l’Italia. (ecco qui la lettera)
Se ne vada a casa, lui e la sua corte, si facciano nuove elezioni oppure si dia vita ad un nuovo governo tecnico, di unità nazionale o comunque sia, che dia maggiore garanzia e credibilità al paese,
Ma forse c’è un pericolo in agguato: Casini, animato all’improvviso dal senso di “responsabilità” scilipotiana, sta dimostrando tutti i sintomi di un salvataggio di questo governicchio. Forse un ritorno nella berlusconide, mascherato da “situazione di emergenza”, gli potrebbe portare due voti in più.