Il paradosso Vendola-Bersani-Casini.

Creato il 03 dicembre 2012 da Vittorionigrelli @vittonigrelli

Prospettive del governo Bersani

“Alla fine il segno prevalente dell’onda riformatrice va nel segno di un cambio radicale dell’agenda di governo, dell’equità sociale”. Parola di Vendola, colui che rimarrà fuori dal possibile governo Bersani, grazie all’alleanza orripilante di quest’ultimo con Casini, “quello che va con chi vince” (Fassino).

Nei giorni scorsi qualcuno aveva chiesto di togliere il fiasco a Berlinguer, che straparlava di migliaia di richieste per accedere al ballottaggio accolte (aveva ragione, migliaia: 7.000 su 100.000). Noi consigliamo di toglierlo anche a Vendola.

Perché?

Ma quale onda riformatrice può arrivare da uno che si allea con Casini? Quale alleato di Casini può cambiare l’agenda Monti senza rompere questa alleanza? Non suona strana a nessuno questa tragica ambiguità di Bersani, questo rivolgersi a tutti come se fossero amiconi, quando poi questi amiconi se si incontrano per strada sputano per terra.

Quando risolveranno il “problemino” di Bersani che parla di allearsi con Casini e poi va a fare un convegno con Vendola? Il giorno dopo le elezioni, probabilmente, quando facendo scoppiare una maggioranza fasulla consegneranno il Paese a Monti per altri 5 anni, umiliando e insultando il voto degli italiani.

Oltre a questo inciucio, il voto di ieri ci ha regalato un’ennesima unintended consequence (conseguenza non voluta): il ritorno di Berlusconi, che adesso ha la scusa dei soliti “comunisti che vogliono prendere il potere”.

Auguri, Bersani.

Vittorio Nigrelli



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