L’amministrazione comunale di Cremona programma la sosta in parcheggi da cui gli automobilisti si tengono accuratamente lontani e mette le righe blu dove nessuno le vuole. L’autosilo sbagliato nel posto sbagliato, anche a tariffe alte ma mezzo vuoto, è diventata una caratteristica storica cittadina.
Il Comune programma la sosta, l’automobilista scappa e si ribella all’autosilo sbagliato nel posto sbagliato. La sorte toccata in una decina di anni all’autosilo Massarotti è significativa: interi piani restano vuoti, come oggi. Un vuoto aureo, dato che l’Aem è stata costretta ad acquistare da Apcoa l’autosilo per ben tre milioni di euro. Novanta centesimi all’ora non convincono gli utenti. Gli stalli di sosta sono stretti e circondati da pilastri in cemento armato, che rischiano di fare a pugni con alcuni dei nuovi modelli di automobile, diventati più grandi in questi anni. Il Massarotti invece fu progettato per accogliere il maggior numero possibile di veicoli di dimensione media, per poter poi realizzare entrate che valessero la spesa di costruzione. Gli spazi oggi più che all’inaugurazione risultano stretti e angusti, per entrare e uscire occorre compiere curve a gomito in spazi limitati, con qualche pericolo per le carrozzerie. E’ andata male anche ad alcuni negozi e banche che avevano aperto accanto all’entrata dell’autosilo: il destino è stata la chiusura.
Altro esempio di fallimento è il parcheggio a pagamento accanto all’ex caserma del Diavolo, davanti alla palestra della scuola paritaria La Sacra Famiglia, che non protegge gli automobillisti, i quali infatti evitano accuratamente di fermarsi lì. Tutti preferiscono parcheggiare nello spazio gratuito che si trova in un cortile interno, chiuso, nascosto, non custodito ma soprattutto gratis.
Non va meglio neanche all’autosilo Marconi, dove sono stati possibili solo due piani, ci cui uno vuoto anche oggi. Realizzato nel posto errato, visti i resti dell’antico insediamento romano in parte ancora visibili, e attivato grazie a una convenzione con Saba Italia che è costa cara al Comune, il quale deve garantire al privato l’utile previsto da un autosilo di quattro piani, come da programma iniziale, prima che la Soprintendenza fermasse gli scavi. Ogni ora costa un euro e mezzo, per un totale non superiore agli undici euro. Sono le tariffe Saba Italia.
La fortuna bacia il grande parcheggio gratuito di via Mantova. Il Comune ha deciso però di sostituire il parcheggio più amato in assoluto con grossi edifici senza l’ombra di un solo albero.
Il parcheggio di Via Villa Glori rimane un rifugio sicuro. Nel frattempo non c’è isola pedonale, il commercio in centro langue, i parcheggi corona promessi da sinistra e da destra non sono stati realizzati se non in parte e non tutti accettano la semplice idea di fermarsi in periferia per fare quattro passi in più verso il centro.