Magazine Informazione regionale

il parchimetro della discordia

Da Guchippai
il parchimetro della discordiaa Guchimachi, come in qualunque altra città, trovare da parcheggiare non è mai stato facile. la mia fortuna è che ho sempre amato la bicicletta e che di recente ho cominciato ad apprezzare maggiormente anche il cavallo di Sant'Antonio, e questo mi ha risparmiato innumerevoli chilometri e minuti girando in tondo ad aspettare che si liberasse un posto, con tutti i travasi di bile che ciò si porta sempre dietro. orbene, da parecchi mesi a questa parte è scoppiata la polemica: dopo anni in cui tutti si lamentavano perchè non c'erano parcheggi a sufficienza (mentre il Comune ribadiva il contrario) e che era necessario fare un piano sosta, tale piano è stato varato per ragioni puramente economiche. va detto infatti che se in città vicine non si trova sosta gratis manco ad arrampicarsi sui muri, a Guchimachi i posti a pagamento erano limitati alle zone centralissime. il Comune, che come tanti altri in Italia si trova ormai con l'acqua alla gola, dopo la solita campagna di tagli e rincari, ha ben pensato di mungere la vacca dell'automobilista, installando parcheggi a pagamento in tutto il centro storico, con l'alternativa di un abbonamento una tantum annuale per i residenti. manco a dirlo, è scoppiata la revolución: quelli contrari al nuovo piano sosta hanno messo in mezzo pure il Gabibbo, tra manifestazioni varie, cartelli affissi alle vetrine dei negozi e tuonanti annunci riguardanti il prossimo decesso del centro storico. il Comune ha tenuto duro, e così finalmente la settimana scorsa, tra righe blu per terra e parchimetri disseminati in ogni cantone, è partito il nuovo balzello. risultato: sono sparite le auto, ma del tipo che in una strada dove prima c'era una fila ininterrotta di una cinquantina e più di autovetture adesso ce ne sono due, e non solo in certe ore della giornata, ma sempre. e allora la domanda sorge spontanea? dove sono finite? la gente si è improvvisamente ricordata di avere il garage? o magari di avere le gambe? mistero...

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog