Il Ticino, maestoso affluente del Po, con i suoi isolotti disabitati, dove ci si può fermare per un bagno rinfrescante, per gustare un pranzo e, eventualmente la cena, passando, poi, la notte in tenda. Per questa sue caratteristiche è un fiume navigabile per 110 km, dal Lago Maggiore sino alla sua confluenza nel Po, dopo Pavia; lungo il suo corso è stato creato il Parco Fluviale del Ticino, con boschi di ginestre, larici, castagni e querce. Oltre alla navigazione con piccoli natanti, in due tratti del Fiume Azzurro si può praticare il rafting, la discesa in gommone. A riguardo, il Ticino è classificato di 1° grado, ossia facile.
Il primo pezzo si snoda da Magenta a Vigevano e transita attraverso uno dei tratti più incontaminati del fiume, lontano da strade, rumori e costruzioni. Qui il fiume si dirama in diversi canali, navigabili solo con piccole imbarcazioni, dove il contatto con la natura è molto intimo. Passato poi Vigevano, inizia il tratto di slow rafting. Il secondo tratto parte dal Ponte di Barche di Bereguardo e arriva fino a Pavia. Da questo tratto di fiume si può ammirare la cupola del Duomo di Pavia e, passato lo storico Ponte Coperto, si arriva Borgo Ticino, dove il tour rafting si conclude.
La navigazione lungo il Parco del Ticino offre, inoltre, la possibilità di passare un’ intera giornata, o un intero weekend sul fiume in completo relax, alla scoperta della flora e della variegata fauna del parco, oltreché degli angoli più incantevoli di questo fiume tranquillo, che nutre risaie e rogge. Inoltre, se si ha un po’ di fortuna, si possono ancora incontrare i cercatori d’oro custodi dei segreti, tramandati nel tempo, di quest’affascinante ricerca.