SE UN OPERATORE SANITARIO...
Recentemente e precisamente il 21 maggio 2013, sono andato a fare il mio dovere di cittadino a donare il sangue con la mia donazione n° 127, nella mia città, Vicenza, presso il Centro Sangue dell' Ospedale, e come sempre, ho fatto i consueti controlli mirati a valutare la mia idoneità e il mio stato di salute. Controlli effettuati ad ogni donazione e questa volta anche l'elettrocardiogramma, controllo annuale questo. Ecco, proprio durante questa fase c'è stato modo di dialogare tra me e l'infermiera professionale che mi sottoponeva al controllo. Donare il sangue non è solo un dovere morale ma anche una piacevole occasione di dialogo tra noi donatori e il personale sanitario che ci assiste che solitamente è sempre improntato all'ilarità, in quanto si è consapevoli di fare una cosa positiva e l' ambiente stesso è sempre cordiale. In questa fase, come dicevo, si è instaurato un dialogo che è andato a sconfinare nella triste realtà quotidiana della violenza contro la donna, un dialogo che da subito si è differenziato sui punti di vista tra me e l'infermiera e sopratutto sulle eventuali ipotetiche soluzioni. Mi sono trovato spiazzato quasi subito nel sentire le cose dette dall'infermiera, probabilmente perché, a torto, ritenevo che il personale sanitario avesse un pensiero più sensibile, ma forse mi sbagliavo. Sono d'accordo nel dire che certi fatti irritano a tal punto da voler farsi giustizia da sé, ma sono certo anche che l'istinto ci porta alla pari di chi è violento e decisamente lontani dalla ragione. Sono d' accordo anche nel dire e pensare che non sempre è facile rimanere razionali e coerenti quando si è davanti alla violenza, ma sono anche convinto che se ci fosse vera giustizia e serietà nell'affrontare il tema della violenza contro la donna, non si dovrebbero sentire certi discorsi e tanto meno da parte di un operatore sanitario, arrivando a dire che se fosse per lei applicherebbe le leggi coraniche. La sua rabbia, probabilmente "giustificata" o forse meglio capibile dall'inefficienza della giustizia, non giustifica di diventare altrettanto barbari o carnefici come coloro che lo sono già. Senz'altro, però, c'è estrema necessità di attivare chi di dovere e che è preposto istituzionalmente ad affrontare questo grave problema nazionale in fretta e con decisione per non lasciare spazio a virus mentali che portano reazioni violente credendo sia la soluzione.Quello che mi ha spiazzato è sentire quelle parole da parte di un operatore sanitario preposto ad un lavoro che implica anche, o dovrebbe, un pensiero rivolto ad aspetti umanitari se non altro alla salute della persona.Forse sono ingenuo io? Oppure stiamo davvero diventando tutti dei barbari senza più la ragione? Potrebbe essere la prima, ma temo sia la seconda. Cosa ne pensate
SAPREMO CAPIRE QUESTO ?
Guardo, il giorno lentamente chiudere il suo percorsomentre in mepercepiscoil trambustodi un mondo incapacedi ritrovareil senso d' essere.Notiziecontinueassillano la mentee volti alteratid' angosce e paurenon cercate,ma da poterivigliacchi,imposte.Guardo, il giorno chiudersilentamentee la Speranzascivolarenella notte che verrà,in attesadel nuovo giorno,cercando di non precipitarenel baratrodell' Indifferenza.Guardoil Sole,coricarsi...e... domani ancora ci sarà.E noi umani,sapremo capire... questo?
Testo e Poesia di Roberto RossiPittore e poeta