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Il parlamento se ne sbatte… e va in ferie

Creato il 02 agosto 2011 da Fmarzocca @fmarzocca

Il parlamento se ne sbatte… e va in ferieIo quest’anno non ci vado, in ferie.

Non ci posso andare, grazie alla pressione fiscale dello Stato sul mio reddito; grazie alla pressione contributiva dell’INPS che – allungando i tempi della pensione – spera sempre che io muoia prima di richiedere il giusto ritorno di quello che ho pagato per tutta la vita; grazie alle “addizionali” comunali e regionali sulla misera busta paga; grazie agli “studi di settore” che mi fanno pagare tasse anche su ciò che non ho guadagnato.

Ma “loro” si sono presi oltre 40 giorni di ferie, chiudendo il parlamento da domani fino al 12 settembre!

Abbiamo già visto dalle statistiche e dalle presenze in città che quest’anno sono molti gli italiani che hanno rinunciato o ridotto il proprio periodo di vacanza a causa di una crisi economica ormai irrefrenabile. La borsa di Milano sta crollando miseramente, rimangiandosi tutti i guadagni degli ultimi 3 anni e i nostri parlamentari decidono di fuggire, scappare al mare, alle isole, in montagna, a godersi l’immeritato assegno e a sognare il vergognoso vitalizio.

Questo parlamento non mi rappresenta più. Un’orda di mascalzoni in cravatta, corrotti e corruttori. Spero solo che ci restino, in vacanza, e che finalmente si possa (con una nuova legge elettorale) ridare al popolo la scelta costituzionale dei propri rappresentanti parlamentari. A meno che, con il parlamento vuoto, il popolo non approfitti a riprendersi i propri diritti in questa democrazia violata. Bisogna boicottarli e fare in modo che non tornino mai più a sedersi su quelle sedie dove hanno preso posto De Gasperi, Nenni e Togliatti.

Mi chiedo come si possa ancora sopportare tutto ciò in silenzio, assorbendo supinamente ogni tipo di sopruso. Ma forse “loro” non ricordano o non hanno mai saputo (vista l’ignoranza media del deputato italiano) che in altri tempi e altre terre le popolazioni stanche hanno sempre avuto la meglio sui governanti incapaci e arroganti.

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Aggiornamento del 5 agosto: Dopo essersi coperti di ridicolo per 3 giorni, duranti i quali la borsa di Milano ha perso oltre il 13%, qualcuno ha deciso che forse sarebbe stato meglio lavorare rapidamente ai rimedi di una situazione vicina al collasso piuttosto che andarsene in vacanza. Ravvedimento? No, rischio di rivoluzione. Bene, quest’anno quindi saremo in molti in città ad agosto…


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