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Il parroco invoca l’esercito

Creato il 09 marzo 2014 da Makinsud

“L’esercito ci deve liberare dalle prostitute”. Una frase che, di per sé, potrebbe suonare già strana ma se a pronunciarla è un parroco di una chiesa, la vicenda diventa singolare e alquanto bizzarra. chiesa san nicola In realtà il fatto è piuttosto grave e da prendere assolutamente sul serio, secondo Padre Luigi, parroco della chiesa di San Matteo a Giugliano, comune in provincia di Napoli. Il prelato ha infatti scritto una lunga lettera al prefetto di Napoli, alla diocesi di Aversa, ai commissari straordinari e alla polizia municipale del comune che rivela tutta l’insofferenza per l’incresciosa situazione: “Vi scrivo per segnalarvi la continua e sempre più massiccia presenza di prostitute nell’area attigua alla chiesa di San Matteo, nonostante la petizione (300 firme) consegnata lo scorso ottobre, nonostante gli incontri con commissari prefettizi e forze dell’ordine e relative promesse, e nonostante un intervento dei carabinieri”.

 

Nella lettera è raccontata anche una disavventura capitata allo stesso Don Luigi, che è stato “aggredito verbalmente da una signorina di turno alla quale aveva chiesto, con gentilezza,  di spostarsi in un luogo più opportuno del cancello d’ingresso dei fedeli. Il fenomeno è sempre presente lungo le strada e nelle immediate vicinanze della chiesa ma in questi ultimi giorni sembra addirittura peggiorato, sopratutto nei giorni festivi evidentemente per l’aumentare della domanda”. Poi una critica dura alle istituzioni che “lasciano al caso ed alla gestione autonoma le problematiche serie in cui versa la zona. La totale assenza di legalità, di punizioni serie ed esemplari, inevitabilmente, sfociano nell’anarchia e nella malavita”. 

Da qui la richiesta dell’intervento dell’esercito che viene “invocato a gran voce  anche a difesa della decenza pubblica ed a tutela della sua persona, atteso che è stato personalmente minacciato per aver chiesto I’allontanamento dell’attività di prostituzione proprio davanti ai cancelli della chiesa. Si è stanchi di dover lottare a difesa dei diritti più elementari, si chiede l’intervento dell’esercito per un periodo lungo, affinché la malavita capisca che non può continuare I’attività di prostituzione specialmente nei pressi di un luogo sacro”. Don Luigi ha successivamente buttato acqua sul fuoco sulle dure critiche: “So che la lettera era molto forte ma voglio precisare che istituzioni, prefetto e forze dell’ordine ci sono sempre vicino”

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