Di tutte le opere greche originali che sono giunte fino a noi, forse le sculture del Partenone riflettono al meglio la nuova libertà stilistica degli artisti greci. Gli artisti che vi lavorarono avevano acquistato una disinvoltura e una capacità a risolvere i problemi connessi alla rappresentazione di una realtà viva, assolutamente straordinaria. Non sappiamo quali scultori abbiano decorato il tempio, ma poichè la statua del sacello era di Fidia, sembra essere molto probabile che sia stata la sua stessa bottega a fornire anche le altre sculture.Le immagini che vi propongo qui sono frammenti del lungo fregio che cingeva il sacello sotto la volta, raffigurante la solenne processione annuale in onore della dea. Durante quelle feste avevano sempre luogo giochi e manifestazioni sportive, una delle quali consisteva in una pericolosa prova di destrezza: guidare il carro, saltandone fuori e dentro con i quattro cavalli lanciati al galoppo.E in questi frammenti con i cavalli ed i cavalieri scaturisce sempre un genuino godimento di ciò che è rimasto. Teste e zampe ci danno un'idea della maestria dell'artista nel mettere in risalto la struttura delle ossa e dei muscoli senza che l'insieme appaia rigido e freddo. Altrettanto vale per le figure umane. Dai frammenti rimasti possiamo immaginare con quale libertà si muovessero e con quale evidenza spiccassero i muscoli dei corpi. Lo scorcio non rappresenta più un grave problema. Ma l'artista non è esclusivamente assorbito da tutte queste nuove scoperte: per quanto potesse compiacersi della conquista dello spazio e del movimento, non abbiamo l'impressione che fosse soltanto ansioso di ostentare la sua perizia. Benchè vivaci e animati, questi gruppi s'inquadrano bene nella composizione del solenne corteo che si snoda lungo le pareti dell'edificio. L'autore ha conservato qualcosa della sapienza compositiva che l'arte greca aveva ereditato dagli egizi e dallo studio dei modelli geometrici anteriore al "grande risveglio". E' questa sicurezza di tocco che rende il fregio del Partenone così armonioso e "a posto" in ogni particolare!