Come si distrugge la fama di una grande esperta di gastronomia...
Ogni anno, a fine agosto viene organizzata qui in costiera sorrentina dall’associazione “Marulandi” la Grande Avventura una sorta di Video Game reale. Ogni anno vi prendo parte, facendo piuchealtro da supporto morale, al resto della squadre, poiche io sono tra quelle persone che preferisce stare in sede, tra le menti eccelse addette alla ricerca, quest’anno invece, ho anche io dato una piccola mano mettendo a disposizione la mia ompetenza gastronomica, che nel giro di un quarto d’ora è andata irrimediabilmente distrutta, e se continuate a leggere questo mio articolo capirete anche il perche’…:-)
Un tempo, quando eravamo un po più giovani esistevano le Caccie al tesoro, si raccoglievano indizi, si ricevevano buste con le istruzioni per giungere e racimolare, oggetti partecipamdo a prove di abilità sportiva in varie location della penisola, e qui, soprattutto a Meta, c’e’ stato sempre tra le nuove generazioni una spirito molto competitivo e tanta voglia di partecipare, ma gli anni passano e della tradizionale “Caccia al Tesoro”, è rimasto vivo solo lo spirito, si ci industria per rendere il tutto ogni anno piu stimolante, tra supporti multimediali, cellulari, internet, macchine digitali internet e quest’anno anche Facebook, ed ogni anno quando ti dici puntualmente: – No non ce la faccio mi so fatta vecchia, vieni coinvolto dallo spirito di squadra perdendo non solo il sonno ma anche il senno, incazzandoti, polemizzando, ma divertendoti all’ennesima potenza
Ebbene si’, questa ricetta è una vera è propria chicca gastronomica, poichè indecentemente nel pieno svolgimento di una delle prove de “La Grande Avventura 2011″ la mia squadra, i Runway, ha dovuto realizzarla sotto un sole cocente di trenta gradi all’ombra, in località Piazza Casale a Meta, si proprio dove sta “quella strana fontana”
Naturalmente io ed Alessandra, moglie di mio cugino Salvatore, abbiamo partecipato alla suddetta prova.
Vi assicuro che in un quarto d’ora, grazie a quell’infamone di Andrea Fienga, che tanto ci sta bene, ribadire certi concetti imprescindibili, e sempre alla faccia sua che non guasta mai
Tenete conto che quella piazza, nel gioco, rappresentava, il centro del Cairo: il sole nce stev e tenevem pure ‘e Beduini
Ecco a voi la simpatica ricetta, sotto la quale è occultata una versione del casalingo tiramisù, un dolce di facile realizzazione ed assolutamente buonissimo.
Gennaro degusta...
Pasticcio di Ramses
Ingredienti:
- gr 250 di crema di latte di cammella
- 3 uova di ibis
- gr 50 di zucchero
- gr 175 di dita di alì
- 3 tazzine circa di ahwa al cardamomo
- 1 bicchierino di Sciroppo del Faraone
- sesamo cornuto in polvere
Esecuzione
Monta i tuorli d’uovo con lo zucchero fino ad ottenere un composto bello spumoso.
In un altro recipiente lavora la crema di latte con un mestolo e quando sarà bell’ammorbidita il aggiungi il composto di uova e zucchero.
Monta tutto fino a quando la crema non sarà ben amalgamata e spumosa.
Monta gli albumi a neve ben ferma ed uniscili alla crema di latte mescolando con un mestolo dal basso verso l’alto per mantenere il composto bello spumoso.
Adesso procedi alla composizione del dolce utilizzando una bacinella con il caffè possibilmente tiepido e già zuccherato ed allungato con lo sciroppo del faraone per inzuppare le dita di alì. La crema di latte di cammella ed il sesamo cornuto.
Procedi alternando in un recipiente oppure in un vassoio per dolci uno strato di dita di alì leggermente imbevute nel caffè ed allungato, uno strato di latte di camella ed una spolverata di sesamo cornuto.
Terminare il dolce con una spolverata di sesamo cornuto.