Arriva il temporale, crolleranno i finanziamenti ai partiti e il Pd per la prima volta presenta assieme i bilanci delle federazioni di Crema e Cremona, la cui unificazione è ormai decisa. Titta Magnoli, assente Agostino Savoldi, ha presentato anche il bilancio di Crema. Le federazioni sono per ora in salute, grazie agli eletti, ai parlamentari, a un contributo statale di circa 20mila euro una tantum, e alle feste estive, assai partecipate, ormai da anni bere feste popolari. Cremona con Crema fa eccezione in Lombardia perché riesce persino ad aumentare gli iscritti e ha ancora qualche dipendente. Le federazioni di Brescia e Bergamo no: dipendenti zero, mentre Lodi chiude le feste addirittura in passivo. Benessere per ora in provincia (bilanci da 200mila euro l’anno), ma basta un nulla per andare in crisi. Perdere un parlamentare sarebbe un disastro, ad esempio, poiché tutto il tagliabile è stato tagliato, ha dichiarato Magnoli, il quale pur è consapevole delle ristrettezze che verranno.
Eppure tutto parla si riduzione dei costi. L’odio popolare verso la politica rischia di costare caro agli stessi cittadini. Dovremo cadere in mano, sostengo personalmente, a ricchi, furbi e impreparati improvvisatori? Magnoli ai 6mila euro della campagna elettorale di Pizzarotti non crede proprio.
La riunione si è tenuta a Crema nella sede di via Bacchetta 2, alla presenza dei parlamentari. Ha presieduto Maria Rosa Zanacchi e Stefania Bonaldi superstar all’inizio ha spiegato le ragioni del suo enorme successo. E poi si dice che le donne in politica sono messe ai margini. La Bonaldi si è imposta senza diventare un’orripilante virago. Non era lei la candidata del partito ma ha vinto. Questione di capacità politica. Un vero esempio che sbaraglia i luoghi comuni di vent’anni di Berlusconi.
Decine i partecipanti, sia cremonesi che cremaschi.
P. Z.
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