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La questione morale si fa sentire con forza anche nel Pd, anche se i democratici fanno spallucce quando qualche giornalista prova a chiederne loro conto. Da Tedesco a Penati, passando per D’Alema, le indagini della Magistratura fanno tremare un partito che proprio saldo non lo è mai stato. Lentamente il centrosinistra sembrava aver ripreso vigore, e i sondaggi lo davano in vantaggio in caso di elezioni. Poi è piombato Filippo Penati, indagato dalla Procura di Monza per concussione, corruzione e illecito finanziamento ai partiti. Questa mannaia giudiziaria rischia di
rovinare i piani di Bersani & C., che passano per giustizialisti solo di facciata.
Il problema è che il Pd ha fatto del bisogno di legalità il suo cavallo di battaglia: la maggior parte degli attacchi a Berlusconi ed al Governo erano motivati dalle inchieste a valanga che piovevano giorno dopo giorno sul Premier e quelli della sua parte. Attaccandosi alla coda della Magistratura, pertanto, il partito di Bersani si faceva trainare nel tentativo di scuotere l’opinione pubblica. Ma sembra che questa “alleanza” sia finita.
Oggi, forse gli italiani, schifati da un centrodestra incapace e zeppo di corruzione, sembrano essere di più degli intramontabili fans di Berlusconi. Ma che ti combina allora il partito che dovrebbe prenderne il posto? Per una qualche contingenza gli cade la maschera, ed eccolo mostrare il suo vero volto, quello di un appestato. Il problema è che, se lo zoccolo duro degli elettori perdonerebbe a Berlusconi qualsiasi mancanza, la base del Pd è capace di andare in piazza contro le gonne sopra il ginocchio. Figuriamoci per l’accusa di tangenti mossa a Penati, braccio destro di Bersani.
Insomma, puntare sul cavallo della Magistratura ha fatto male a quelli del Pd, che forse speravano di buttare giù la maggioranza appoggiandone le inchieste. Il centrodestra però si è difeso bene e ha retto all’assalto, ed ora questi scandali bipartisan non possono che fargli bene.
Molti dicono che il Governo non arriverà a fine mandato e si voterà in primavera, però adesso un cambio di maggioranza non è più scontato. Il Pd si è dato la zappa sui piedi, ma che ci si può aspettare in fondo da un partito fatto da ex democristiani ed ex socialisti? Si sa in principio che le mele marce saranno più di quelle sane.
Written by Frenchi
COMMENTI (2)
Inviato il 25 luglio a 22:15
"Il Fatto Quotidiano", nella sua perversa visuale del Partito Democratico, diretto da Pierluigi Bersani, non dimentica di perserverare in modo ossessevio il suo "odio" contro Massimo D'Alema. Volete un esempio? Eccolo: "Ogni fatto giuridicamente penale o civile passa (secondo "il Fatto Quotidiano") attraverso Massimo D'Alema". Questo 'continuo' sta costando a "il Fatto Quodiano" un'ingiunzione giudiziaria di gravità inaudita.
Inviato il 25 luglio a 22:02
"Il Fatto Quotidiano" non dimentica una frase che risulterà FATALE al gionale stesso e al suo staff:"Passando per D'Alema".