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Il Pd chiude a Penati.

Creato il 06 settembre 2011 da Crazyideas

Il Pd chiude a Penati.

Troppo il vociare intorno al partito democratico che ha risentito tantissimo in termini di voti, dello scandalo Penati.

La "persona per bene" che ci si aspettava FORSE non lo era. Si attende la magistratura. Nel frattempo ecco le parole, dure, del direttivo del Pd.

La Commissione nazionale di Garanzia, riunitasi il 5 settembre 2011, in relazione alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto Filippo Penati,
- affermata la propria competenza a norma dello Statuto nazionale ad esaminare il caso;
- viste le dimissioni di Filippo Penati dalla carica di vice presidente del Consiglio regionale Lombardo, dal gruppo consiliare del PD lombardo, nonché contestualmente da ogni organismo del partito;
- vista la relativa autosospensione dal PD da parte di Filippo Penati e la conseguente presa d’atto della Commissione di Garanzia di Milano;
- rilevata negli atti citati la conformità alle norme dello Statuto e del Codice etico, norme che costituiscono strumenti ed esempio di particolare rigore nella vita del PD;
delibera all’unanimità:


Filippo Penati, ai sensi dell’art.10 del Regolamento delle Commissioni di Garanzia, è sospeso dal PD, fino al completo positivo chiarimento della propria posizione giudiziaria.
Ne dispone nelle more del procedimento la esclusione dall’elenco degli iscritti.
La Commissione, inoltre, sottolinea che le disposizioni in materia, statuite dall’ordinamento del Pd, sono fra le più rigorose presenti nel panorama politico italiano ed è auspicabile che, anche al fine di garantire un corretto confronto democratico fra le forze politiche, tale rigore diventi patrimonio comune dell’insieme della politica italiana.
Alla base delle disposizioni sopra richiamate, sta la convinzione profonda e costitutiva del Pd - cui Penati si è autonomamente adeguato autosospendendosi e dichiarando di voler rinunciare alla prescrizione - che quanti rivestano responsabilità pubbliche o esercitino attività politica debbano, ancora più dei comuni cittadini, mostrarsi integri e lontani da ogni forma di compromissione con l’illecito, al fine di non danneggiare con i propri comportamenti le istituzioni nelle quali operano e il partito in cui militano.
La costitutività di tali principi trova, inoltre, riscontro nell’impegno, da tempo assunto dalla Commissione nazionale di Garanzia, di discutere insieme con i Segretari regionali e con le Commissioni di Garanzia territoriali, già convocate a Pesaro per il 9 settembre, in un incontro su “ Il PD regole e garanzie”, nel quale si esaminerà lo stato di attuazione di Statuto e Codice Etico nell’intero territorio nazionale al fine di avanzare alla prossima conferenza nazionale sul Partito, proposte con particolare riferimento al tema dell’impegno politico inteso come servizio alla società e non come carriera.



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