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Il PD fa finta di criticare Zedda

Da Nonzittitelarte

Il PD fa finta di criticare ZeddaLirico di Cagliari – il PD fa finta di criticare la gestione Zedda ma in realtà incolpa i lavoratori e la RAS

di Gianluca Floris

Il PD della mia città ha diramato un Comunicato stampa che qui sotto potete leggere per intero sulla questione del Lirico di Cagliari.

Quale è la situazione della Fondazione Lirico di Cagliari.
La Fondazione della mia città godeva di un finanziamento della Regione Autonoma della Sardegna che pareggiava la somma erogata dal FUS del Ministero.

Ora questo contributo è stato dimezzato dalla Regione perché, nonostante tutte le assicurazioni di Massimo Zedda, non si vede ancora l’ombra di un piano di risanamento industriale in grazia di dio. Anzi non si vede nessun piano industriale di nessun tipo.

E questo nonostante la Regione (a maggioranza di centrodestra) abbia concesso un prestito (oltre al contributo annuale) senza interessi (avete letto bene) di dieci milioni di euro che avrebbe permesso di ripianare l’ultima somma non mutualizzata della esposizione finanziaria storica della Fondazione. Questa somma sarebbe stata ripagata dalla Fondazione togliendo per dieci anni un milione di euro dalla somma erogata annualmente dalla Regione.

Insomma, grazie alla Regione Sardegna, il Lirico sarebbe in grado di far ripartire l’attività del Teatro pagando tutti i debiti con artisti e fornitori e potenziando la produzione e il numero di alzate di sipario ancora scandalosamente basso.

Eppure nulla è successo. La Fondazione non ha ancora un piano industriale, il Presidente sindaco Massimo Zedda è ancora sotto inchiesta penale dalla Procura di Cagliari per falso e abuso d’ufficio, pendono tre ricorsi al TAR sulla regolarità della nomina dell’attuale Sovrintendente e sulla regolarità del CDA che ha effettuato la nomina e vi è un fascicolo alla Corte dei Conti in seguito ad un esposto sulla liquidazione del precedente Sovrintendente Gennaro Dibenedetto.

Inoltre le relazioni sindacali sono tutt’ora bloccate perché i dipendenti protestano per non avere prospettive future visto che con questo tipo di governance della Fondazione il futuro dei loro posti di lavoro (“privilegiati” li chiama il sindaco) è a rischio.

I dipendenti della Fondazione accusano il sindaco Zedda di avere indetto una manifestazione di interesse pubblica per ricoprire il ruolo di Sovrintendente e di non aver mai nemmeno aperto le buste dei candidati preferendo una nomina “intuitu personae” della signora Crivellenti che non aveva le caratteristiche per ricoprire la carica come da Statuto della Fondazione e come da Legge Nazionale istitutiva delle Fondazioni Lirico Sinfoniche e successive modifiche.

L’Amministrazione Zedda e PD ancora non ha versato il contributo annuale dovuto alla Fondazione.

Perché questo comunicato del PD
Il Partito Democratico, nella figura del suo gruppo consiliare al Comune di Cagliari, è il partito di maggioranza all’interno della coalizione di governo, ma non ha mai voluto (saputo?) incidere sulla gestione maldestra della crisi del Teatro, limitandosi a degli sterili comunicati dove non si diceva d’accordo con la nomina della signora Crivellenti.

Per essere precisi il PD di Cagliari (che non esprime nemmeno uno fra gli assessori di Zedda) non è mai stato preso in considerazione dal sindaco in nessun momento. Ridicola ad esempio, la levata di scudi di qualche mese fa che chiedeva a Zedda nientepopodimenoche un rimpasto e un cambio di politica amministrativa drastica.

Il Sindaco Zedda ha preso il papello di richiesta del PD e l’ha usato per scopi differenti da quello richiesto dal PD e nulla è mai successo.

Quindi, perché questo comunicato sul Lirico? È presto detto. Si avvicinano le elezioni Regionali e alcuni importanti esponenti del Gruppo Consiliare coltivano la speranza di potersi candidare a Consiglieri Regionali e quindi temono che un eventuale tsunami che si dovesse abbattere sulla gestione del Presidente della Fondazione, potrebbe tirarli in ballo come co-responsabili.
Inoltre gli stessi esponenti del gruppo PD si sono distinti per non aver mai appoggiato i lavoratori stipendiati del teatro (impiegati, artisti e tecnici) quando il Sindaco li accusò di essere corresponsabili delle storture delle gestioni precedenti, di essere dei “privilegiati” (sic) in quanto non lavoratori come quelli della Carbosulcis e dell’Alcoa.

Questa pesante responsabilità di non aver voluto (saputo? potuto?) prendere le difese dei lavoratori che chiedevano solo trasparenza e professionalità dei manager, pesa sulla testa degli aspiranti consiglieri regionali attualmente consiglieri comunali del PD.

Ed ecco che tirano fuori adesso un comunicato all’acqua di rose.
Sembra un comunicato di critica dell’operato del sindaco, ma è in realtà un attacco ai lavoratori che sono in agitazione e una accusa nei confronti della Regione.

Quindi questo comunicato è in realtà una dimostrazione di pieno sostegno (nella sostanza) al sindaco. Una assicurazione che il PD avvalla qualsiasi comportamento del Presidente della Fondazione.

Di seguito in corsivo il testo originale inframmezzato dai miei personali commenti.

COMUNICATO STAMPA GRUPPO PARTITO DEMOCRATICO COMUNE DI CAGLIARI SUL TEATRO LIRICO

È necessario dare una svolta
Il Teatro Lirico di Cagliari si trova a tutt’oggi in una situazione di grande incertezza rispetto al proprio futuro, a causa del dissesto finanziario determinato dalle gestioni degli anni passati, con la piena connivenza della vecchia amministrazione comunale, aggravato dalla scelta della Giunta Cappellacci di tagliare il contributo annuale di 3,7 Milioni di Euro. Lo ha fatto per evidenti ragioni di contrapposizione politica con l’amministrazione comunale.

Questo è un tentativo di scaricare tutta la colpa sulla Regione a guida Centrodestra, quando si dimentica che fu la stessa maggioranza di Centrodestra a concedere tutte le agevolazioni economiche alla Fondazione. Si tace sulla mancata erogazione del Comune delle somme dovute. Mancata erogazione della quale il PD è pienamente colpevole.

Avrebbe infatti potuto agire diversamente, avendo la Giunta regionale tutti gli strumenti per intervenire come e quando vuole, anche per chiedere il rispetto del piano di risanamento e del piano industriale che la Fondazione si è impegnata a consegnare.

Queste righe significano che, pur capendo che la Regione è stata severa, avrebbe potuto essere più buona. È un sostegno al sindaco.

Siamo fortemente preoccupati perché riteniamo che il Teatro Lirico sia un patrimonio della Città di Cagliari e dell’intera Sardegna e che da un lato non possa essere sacrificato per interessi elettorali, mentre dall’altro sia necessario sviluppare una più efficace gestione in relazione agli equilibri economici ed alla crescita della produzione artistica.

Un colpo al cerchio e uno alla botte. Da un lato si dice che la scelta della governance da parte di Zedda non si dimostra all’altezza della situazione, dall’altro si ribadisce che la Regione di Centrodestra ha fatto un intervento strumentale nel togliere i soldi. Si tace ancora strumentalmente sulla disponibilità e prodigalità dimostrata in precedenza dalla stessa maggioranza regionale di destra.

Proprio in relazione alla gestione del Teatro, nei mesi scorsi il Gruppo del partito Democratico aveva già espresso il suo dissenso, nel metodo e nel merito, rispetto alla scelta del Sovrintendente ed aveva richiesto al Presidente della Fondazione ed al Sovrintendente stesso alcune azioni decisive: il recupero del dialogo corretto e costruttivo con i lavoratori ed i sindacati e con la Regione, la predisposizione in tempi brevi di un piano industriale che prevedesse lo sviluppo di produzioni artistiche di qualità in grado di far crescere la voce di ricavi da botteghino, sviluppando un modello di crescita artistica dei dipendenti. Infine chiedevamo di avviare quanto prima i progetti e le iniziative legate al Parco della musica, definendone al contempo il modello di gestione, di sviluppo e di produzioni artistiche e culturali che saranno in esso realizzate.

Questo sproloquio è volto a ricordare ai futuri elettori che loro (il PD) l’avevano detto che si doveva agire diversamente. Tacciono sul fatto che questo fu un atteggiamento relegato a uno sterile documento che non ebbe nessuna efficacia.

Ad oggi dobbiamo registrare che non si vedono ancora risultati su questi punti strategici. In particolare chiediamo obbligo di risultati in termini di abbonati e di biglietti ed incassi da botteghino, numero di rappresentazioni e concerti programmati anche in relazione al mantenimento delle quote del finanziamento del FUS, la programmazione del decentramento, le produzioni e coproduzioni sviluppate in house e le tempistiche di sviluppo dei progetti del Parco della Musica.

Fanno qui la voce grossa. Finta. Chiedono le cose che da tre anni i lavoratori del Lirico (gli stessi da sempre ignorati dal PD) chiedono in decine di comunicati e che in virtù di queste mancanze, riuscirono a mandar via una governance inefficace scendendo addirittura in occupazione.

Infine, spiace constatare, che a tutt’oggi, non sia stata ripresa la corretta relazione con le organizzazioni sindacali.

Ci vuole una certa faccia a dirlo da parte degli stessi che ignorarono di fatto i pesanti appelli delle sigle sindacali e dei segretari nazionali sindacali del comparto. Scurdammoc’ o’ passato.

Ci aspettiamo da parte del Sindaco e del Sovrintendete un impegno, non più derogabile, in questa direzione. Allo stesso tempo dobbiamo evidenziare che le rappresentanze sindacali hanno sbagliato a manifestare il loro malumore e dissenso per i tagli della Regione presso la sede del Comune di Cagliari, mentre non abbiamo visto nessuna analoga manifestazione contro la Giunta Cappellacci, vera responsabile dei tagli dei contributi.

Questo è un passaggio chiave. Per non urtare il responsabile pieno della gestione del Teatro, il Sindaco Zedda, i signori del PD danno la colpa ai lavoratori che hanno protestato sotto le finestre del sindaco anziché sotto la Regione. Tacendo il fatto che le ragioni (strumentali o meno) del taglio di finanziamenti sono tutte nell’inadeguatezza della squadra scelta dal Presidente della Fanodazione. Il Sindaco Zedda.

Crediamo che sia necessario abbassare il livello di contrapposizione: è un interesse comune.

Chiedono quindi di farla finita con lo stato di agitazione da parte dei lavoratori. Omettono di dire che i lavoratori con le loro agitazioni, hanno scelto di non intaccare minimamente l’attività del Teatro per non danneggiare il pubblico e la Fondazione. Proclamano di fatto l’assoluta distanza dalla vertenza dei lavoratori che chiedono solo che alla sovrintendenza ci vada una persona capace e nominata in trasparenza.

Chiediamo al Presidente, al Sovrintendente e alle Organizzazioni sindacali di ritrovare il senso della responsabilità di un dialogo, per un impegno comune nei confronti della Regione per il pieno ripristino dei contributi previsti.

Vuol dire: dài, Regione, fai da brava. Ridai i soldi al Lirico ché se no il nostro sindaco ci fa una brutta figura e soprattutto noi con lui.

È urgente segnare una svolta, una forte accelerazione nella direzione di uno sviluppo di lungo periodo, superando una gestione tutta concentrata su una pianificazione che ha avuto sempre il respiro di pochi mesi.

Parole scopiazzate dai comunicati dei lavoratori e (modestamente) dalle decine di post scritti dal sottoscritto in questo spazio. Tanto è gratis dirlo.

Il Gruppo PD del Consiglio Comunale di Cagliari

Capite perché io sono impossibilitato a votare PD, nonostante in ambito nazionale sia la formazione più vicina al mio sentire. Perché a casa mia (Cagliari) questi sono i personaggi che guidano il partito. Perché queste sono le persone che non hanno nessuna capacità di incidere sulle scelte del comparto cultura. Perché la politica di Zedda sulla cultura è stata tutta volta a scelte “di destra”: dalla decisione di dare ai privati gli spazi pubblici della cultura, all’utilizzo di più di un milione di euro per uno spazio concerti rock doppione di un altro già esistente, alla decisione di concedere (fino a ieri) solo contributi a pioggia come nelle passate amministrazioni e con il concedere per le attività e gli interventi culturali solo un terzo di quello che si destina ai pessimi “grandi eventi”.

Il PD cittadino è responsabile di tutto questo. Se non altro per una palese e colpevole incapacità di saper incidere sulle scelte della amministrazione del sindaco, oltreché, a mio parere, anche per una assoluta e colpevole mancanza di volontà in tal senso.

Questo comunicato ne è la prova lampante.

Gianluca Floris

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