E così il coordinamento cittadino del PdL prende le distanze dal consigliere comunale e leader della Giovane Italia Emanuele Locci, fresco di una dichiarazione che deve aver fatto saltare dalla sedia- o meglio, dalla poltrona- i pezzi grossi del partito. Alcuni giorni fa Locci aveva infatti dichiarato a “Il Fatto Quotidiano”, attraverso parole di fuoco, la propria perplessità (per utilizzare un eufemismo) a proposito delle aspirazioni secessioniste della Lega Nord, definendo la Padania una str****ta, suggerendo a Bossi di “finirla con le sue pagliacciate” e suggerendo che, in caso il Carroccio credesse davvero in un’Itlaia divisa, allora alle prossime elezioni avrebbe potuto anche correre per i fatti propri. ” Se la Lega Nord è a corto di risorse per le sue feste paesane”, aveva dichiarato il giovane pidiellino, ” rinunci a qualche pietoso comizio e cominci a fare proposte politiche invece di offendere”.
Ed ecco che oggi puntualmente arriva l’alzata di scudi di fronte a tali dichiarazioni da parte degli esponenti PdL di Alessandria. “Il coordinamento cittadino Pdl ribadisce l’importanza dell’alleanza con la Lega Nord”, si legge in un comunicato diffuso questa mattina dallo schieramento berlusconiano, “confermando per le prossime elezioni comunali di Alessandria il sostegno alla candidatura a sindaco di Piercarlo Fabbio. Non condivide le dichiarazioni di qualche esponente del centro destra in merito all’unità del Paese, considerando la Lega Nord come alleato leale e indispensabile alla vittoria a livello nazionale, regionale e locale”.
Insomma, il ministro della Repubblica Umberto Bossi può anche dire peste e corna dell’Italia e di chi si “dichiara” italiano (“Chi sventola il tricolore è un somaro” e via dicendo, il repertorio è vasto), ma le alleanze sono alleanze, alle comunali l’asse Lega-PdL rimarrà immutato. Se poi un giovane collega di partito non è d’accordo, pazienza.