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Il PDL esce fuori dall’aula mentre Fini commemora Scalfaro. «Questa volta siamo noi che non ci stiamo»

Creato il 01 febbraio 2012 da Iljester

Il PDL esce fuori dall’aula mentre Fini commemora Scalfaro. «Questa volta siamo noi che non ci stiamo»

Quando nell’ormai lontano 1994 Scalfaro appoggiò l’ignobile ribaltone che portò la sinistra al Governo, nonostante avesse perso le elezioni, Gianfranco Fini si prodigò in dichiarazioni forse più autentiche contro l’allora presidente della Repubblica (oggi defunto) e certamente più dure e realistiche. L’idea che il centrodestra avendo vinto le elezioni venisse estromesso dal Governo non piacque all’ex segretario del MSI, che rilasciò molte opinioni in merito, vere e proprie unghie sulla lavagna nella parabola politica di quest’uomo. Eccovene alcune che veramente stridono con quanto il Fini odierno è andato a dichiarare, che mi chiedo come sia possibile un cambio di opinione così radicale. Sentite un po’.

1992. Fini allora era il segretario del MSI.

Scalfaro è il simbolo della conservazione, la vestale di un sistema.

2012. Fini attuale presidente della Camera e Presidente di FLI:

Con Scalfaro scompare un padre della Repubblica. Si è battuto per tutta la vita per un’Italia sempre più forte, democratica e unita.

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1995. Ma non è finita qui. Sentite ancora. Siamo nel 1995 e si era appena consumato il vergognoso ribaltone a danno del centrodestra. L’artefice fu proprio Scalfaro, allora ancora Capo dello Stato. Fini fece delle dichiarazioni infuocate rivolgendosi a lui:

Le elezioni a giugno erano la soluzione naturale e concordata all’atto dell’incarico a Lamberto Dini per un governo di breve emergenza…

E via a parlare di «golpe bianco», di «governo del Presidente» e di «ribaltone».
2012. Fini attuale presidente della Camera e Presidente di FLI:

Con Oscar Luigi Scalfaro scompare uno dei principali protagonisti della vita politica ed istituzionale del Paese, un esempio di coerenza morale e di integrità, un punto di riferimento in politica non solo per i cattolici

Cosa dire? Questo è Fini. Certamente non è più l’uomo combattivo e di destra autentica che (forse!) fu. Oggi è un uomo del sistema, e sinceramente ancora mi domando come sia possibile che ci siano persone che continuino a stimarlo come politico. Non si sono accorti che seguono un personaggio che ormai è solo la controfigura di se stesso?

Per quanto riguarda la commemorazione di Scalfaro, ritengo sia stato il peggiore dei Presidenti della Repubblica di sempre assieme al Napolitano degli ultimi anni. E le moine e i ricordi quasi teneri non mi fregano e non mi inteneriscono il cuore. Scalfaro mi ‘rubò’ il voto nel 1994. Mi rubò la mia consapevole scelta elettorale. Non volevo la sinistra al Governo e lui fece di tutto per portarcela (e ce la portò). Perché dovrei commuovermi o ricordarlo come non era in vita? Era anch’egli un uomo del sistema. E non a caso, quando divenne senatore a vita, non si schierò con i liberali e il centrodestra, ma con la sinistra: la vera forza conservatrice e reazionaria italiana.

Perciò, condivido la scelta del PDL di uscire fuori dall’aula al momento della commemorazione di Fini. Non si può commemorare qualcuno che fece di tutto per disattendere e svilire le scelte elettorali degli italiani! Perciò, rivolto a Fini: sentila tu la mancanza, che a me — e forse a molti altri — non manca affatto.

di Martino © 2012 Il Jester 


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