Il PdR, il Partito di Renzi, sta alla frutta. Altro che 'gelato'!

Creato il 06 novembre 2014 da Freeskipper
Quando non ci sono più speranze di potercela fare, quando ormai si è all'ultima spiaggia, allora si dice di essere arrivati alla frutta. Peccato che non possiamo più permetterci di usare questa espressione dal momento che lorsignori si sono mangiato tutto, pure la frutta! Il Paese è devastato dal debito pubblico, i dati sulla disoccupazione hanno raggiunto cifre da mettersi le mani nei capelli, la corruzione, l'evasione fiscale e le ruberie stanno divorando le casse dello Stato dove i denari che vi confluiscono, sempre e soltanto quelli raschiati dalle tasche dei "soliti noti", sembrano non bastare mai quando finiscono in quel pozzo senza fine, e poi la lancetta del pil che è rimasta irrimediabilmente fissa sul rosso, la pubblica amministrazione che è allo sfascio, senza nè capo nè coda, gli stipendi e le pensioni che non bastano più a garantire il necessario per vivere, insomma, in una nazione allo sbando come la nostra, qualsiasi esecutivo - sotto questa pioggia di dati negativi, che se la batte con quella dell'emergenza meteo che sta sciacquando via lo Stivale - si direbbe "alla frutta", farebbe fagotto e passerebbe la mano ad una classe dirigente più capace e competente. Invece no, il governo delle giovani marmotte non sta alla frutta, ma è arrivato addirittura al gelato! Così, dopo il dessert del premier, adesso tocca pure alla Madia la gogna del cono! Galeotto, infatti, fu quel cono gelato per la ministra della funzione pubblica paparazzato sui settimanali patinati del gossip. E per un ministro che mangia un semplice gelato è scoppiato un putiferio! Siamo o non siamo un grande Paese!? I paparazzi hanno beccato la Madia, seduta al fianco del marito in macchina, intenta a gustarsi il suo bel cono. Clic, clic, clic... e gli scatti sono finiti sull'ultimo numero di "Chi" sotto il titolo: "Ci sa fare col gelato". Una boutade a doppia lettura. La prima dal profilo alto, riferito alla ormai celeberrima copertina dell'Economist che ritraeva il capo scout, Matteo Renzi, intento a gustarsi un gelato, mentre il barcone Europa affondava. La seconda, invece, dal profilo più basso, con un chiaro riferimento al "sesso orale". E immediato è scattato l'allegro cazzeggio del trash tra "Calippo di destra" e "Gelato di sinistra", tra "Calippo sì. Gelato no?", tra chi oggi s'indigna per il titolo fatto alle foto della Madia che mangia il cono gelato quando per anni ha marciato sul calippo della Pascale.
Ora, al netto delle polemiche e del giudizio che ognuno possa nutrire, è lecito sperare che gli italiani abbiano cose più serie a cui pensare che non ai gelati di una classe dirigente arrivata alla frutta!

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