Ho sempre pensato che Walter Veltroni fosse stato il peggior segretario del PD.
Segretario dei DS, portò il partito ai suoi minimi storici e nel 2001 lo abbandonò nelle mani del povero Fassino, per candidarsi a sindaco di Roma.
Visto che errare è umano, ma perseverare è una caratteristica della sinistra italiana, nel 2007 è stato eletto segretario del PD, che ha abbandonato nel 2009, dopo avere perso sia le elezioni politiche del 2008, sia le elezioni regionali sarde del 2009.
Pensavo fosse stato il peggiore, ma non era vero.
Il peggiore è stato (purtroppo) Bersani.
Forse sto diventando paranoico, ma quello che bisognava fare era talmente semplice, che i casi sono due:
1) o io sono un genio (ma lo escludo);
2) oppure i dirigenti del PD sono incapaci, oppure deficienti, oppure in malafede (o tutt’e tre le cose assieme).
Nel novembre 2011 Berlusconi è praticamente stato costretto a dimettersi. E’ stato giusto sostituirlo con Monti e un governo tecnico, perché eravamo diventati lo zimbello dell’Europa.
Monti doveva governare per tre-quattro mesi, non di più: a febbraio 2012 bisognava fissare le elezioni politiche.
Berlusconi si era praticamente liquefatto. Monti e il suo governo godevano di una stima di tutto rispetto, ma sarebbero stati in difficoltà a “salire in politica” con un loro partito. Grillo poteva ancora essere arginato.
Il centro sinistra avrebbe vinto alla grande. La crisi economica sarebbe stata affrontata da un governo eletto, che poteva fare riforme più equilibrate e avrebbe potuto avviare una riforma costituzionale in senso presidenzialista, perché i nostri meccanismi di governo devono essere resi più efficaci e si deve iniziare dall’alto, non dal basso.
Per il centro destra sarebbe stato difficile dire di no, perché quella del presidenzialismo è sempre stata una sua fissazione.
Con un po’ di accortezza, forse oggi avremmo un presidente della repubblica del centro sinistra, eletto dal popolo e non saremmo in questa situazione di cacca. Forse avremmo anche affrontato la crisi economica con una ricetta un po’ diversa da quella dei “professori”.
Forse… se non ci fossero stati questi dirigenti del PD, che sono riusciti a compiere una serie inenarrabile di disastri: hanno dilapidato un vantaggio elettorale enorme; hanno resuscitato il berlusca, che poco c’è mancato che non abbia vinto le ultime elezioni; non si sono accorti che un elettore su quattro avrebbe votato Grillo.
Ridiamo per non piangere…