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Il peluche di transizione: alla ricerca del Bubu perduto

Creato il 04 gennaio 2016 da La Donna Imperfetta
Ho dovuto sperimentare sulla mia pelle l’importanza del “peluche di transizione”, quando sfortunatamente mi sono accorta di averlo perso. Il peluche di transizione Vi chiederete che cosa  sia sto peluche …beh io l’ho scoperto intorno al secondo mese di vita di mio figlio , allorché documentandomi su internet ho scoperto che il peluche del cuore esiste e viene definito “oggetto transazionale”. Vi spiego di che si tratta: pare che a partire dai 3/4 mesi di vita sia consigliabile dare al proprio  piccolo un peluche, un orsacchiotto o qualsiasi animale di pezza. Se il bebè piange, è irrequieto o stenta  ad addormentarsi, e ha un peluche di transizione, basta offrirglielo e voilà il bimbo si  calma! È questo semplicemente perché  nella sua breve memoria visiva e olfattiva il nostro pupo associa il peluche alla mamma o meglio al calore e alla premura della mamma. Io ho anticipato un po i tempi e poiché già dal terzo mese di vita ho deciso di passare il mio piccolo dalla culletta al lettino, avevo bisogno di un escamotage che rendesse meno traumatico questo passaggio. Ecco che è entrato in scena Bubu. Un morbido peluche di stoffa, celeste, tenero, un po’ asimmetrico, ma caldo e  buono. Da allora bubu ha accompagnato i sogni  del mio fagottino nelle svariate culle e lettini in cui ha appoggiato le sue tenere membra durante i nostri viaggi in lungo e in largo . E da buon oggetto di transizione bubu su mio figlio ha funzionato egregiamente, perché la sua presenza è servita a rendere meno freddo ed estraneo il lettino che di volta  a in volta il mio pupo si è trovato a sperimentare. Quando glielo offrivo i suoi occhi si accendevano  e lo abbracciava con tutta la tenerezza che un cucciolo della sua tenera eta è in grado di mostrare. Il peluche di transizione Questo ruolo rassicurante bubu lo ha svolto anche in questo nostro recente viaggio …se non che nel tragitto dalla macchina all’autogrill per fare mangiare la pappa al piccolo, Bubu verosimilmente è caduto dalla borsa!!! Mi esimo dal commentare la buona prassi da sempre invalsa nel nostro paese  di raccogliere da terra oggetti smarriti e …non preoccuparsi di restituirli al legittimo proprietario o magari mettere quest’ultimo nelle condizioni di poterli recuperare presso il bancone del locale dove l’oggetto è stato smarrito. Fatto sta che sono rimasta in loco per il tempo sufficiente in cui un buon samaritano avrebbe potuto portare bubu alla cassa o al personale dell’auto grill…ma ovviamente ho atteso invano. Il risultato è stato che la restante parte del viaggio il mio cucciolo è stato irrequieto e non ho potuto farlo calmare con il suo Bubu. Inoltre io ho avuto un senso di malinconica nostalgia per tutto il tragitto: non mi piaceva affatto l’idea di far avvertire al mio piccolo la mancanza di bubu, cui era legato, anche se si trattava solo di un pupazzo. Mi sembrava eccessivo fare sperimentare il senso di perdita di un affetto al mio pupo così prematuramente! Per questo mi sono preoccupata di recuperare al più presto un sostituto gemello di bubu … E per non trovarmi nella stessa spiacevole situazione di eventuale smarrimento del peluche transazionale ho preferito acquistarne due, come una mia amica mamma mi ha suggerito. Appena ho annunciato che bubu era tornato mio figlio mi ha guardato con due occhioni pieni di gioia ed è corso ad abbracciare il suo Bubu (nuovo di zecca!!) E voi avete un peluche di transizione per il vostro bebè?

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