Allo stand Xbox dell'E3 2013 è spuntato un piccolo gioco per Live Arcade che ha tutte le carte in regola per farsi amare
Anno intenso quello per Microsoft e, nel passaggio dalla vecchia alla nuova console, per Xbox 360 le esclusive delle prime parti si son perse per strada in favore di Xbox One. In mezzo quindi a titoli di terze parti di grande spessore, come il tanto atteso Diablo III, una parte dello spazio dello stand era dedicato ai giochi in uscita nei prossimi mesi tra i Live Arcade. Uno di questi era un'interessante esclusiva di un giovane team di sviluppo danese, i Press Play, che ha per protagonista un ragazzino che spedisce il pestifero fratello in una dimensione alternativa, salvo poi pentirsene e lanciarsi al suo inseguimento nel tentativo di salvarlo. Max: the curse of the brotherhood è il seguito di un titolo uscito qualche tempo fa per piattaforme mobile (c'è anche in versione windows phone), ma che in questa incarnazione acquista una cosmesi completamente tridimensionale e una velocità che gli giova e lo rende un titolo da tenere d'occhio.
Salti e pennarelli
Max si trova in questo mondo lussureggiante, ricco di piante e strani animali, con la luce che filtra tra i rami dando vita a un'ambientazione davvero piacevole da vedere, soprattutto se si considera la natura indipendente della produzione. Dopo pochi passi, si imbatte in questo pennarello, conficcato in una roccia come la ben più nota spada, e nell'estrarlo si accorge delle sue peculiari abilità. In corrispondenza di determinati punti dello schermo, contrassegnati da una serie di particelle luminose animate, il pennarello si fa giallo o verde e, premendo la A sul pad, può tracciare o liane o rami più grandi dai quali appendersi o sui quali saltare. L'idea, già di per sé molto carina, si fa forte di un design delle mappe molto ben fatto che chiede al giocatore di tendere le liane sospese sul vuoto, farvi aggrappare Max e poi tagliarle ad una delle estremità per farlo oscillare così che possa saltare su rami e alberi. Ben presto il gioco accelera il ritmo ed entrano in ballo sequenze con mostri che inseguono il nostro giovane pel di carota, che deve saltare ostacoli, nemici, lanciarsi nel vuoto, mentre scatta il bullet time che dà al giocatore giusto il tempo di rendersi conto della situazione per disegnare al volo liane e rami così da salvare Max dalla morte certa.
Quando questo capita, e succede spesso andando avanti, si riparte da un punto piuttosto vicino e si deve ripetere la sequenza sino a quando non si azzeccano distanze, liane e salti, dando la vita a un gioco in cui il trial and error potrebbe spuntare prepotente se Press Play non avrà fatto un bilanciamento adeguato. Anche perché il gioco non regala niente e sta ben attento a che Max sia esattamente lanciato in direzione di una liana da afferrare in una frazione di secondo. Insomma, ci sono tanti elementi al posto giusto e la realizzazione è superiore alla media di questo genere di produzioni e ci rimarremmo male se il team non riuscisse a mettere a posto tutti gli aspetti di un gioco su cui Microsoft sta giustamente puntando per rendere più dolce questa fine d'anno per tutti quegli utenti che, avendo Xbox 360, ancora non avranno effettuato il passaggio alla nextgen. Il trailer che accompagnava la demo faceva intravedere una gran quantità di situazione diverse e la possibilità di disegnare anche tunnel d'acqua da tracciare come fossero liane e quindi un pennarello che acquisirà nuove abilità con l'andare del gioco. Segnatevelo, che il download potrebbe valere la pena, soprattutto considerando che di buoni platform su Xbox 360 se ne sono sempre visti pochissimi. Max: The Curse of Brotherhood - Videoanteprima E3 2013