Non è un bel periodo per varie ragioni, alcune condivise come la crisi ed il taglio della pensione, le tasse e tutto il resto ed altre più personali, come la cataratta non si decide a dare il massimo in modo che mi possa operare e finirla lì.
Non sono un credente ma non c’è come un periodo, piuttosto lungo, di crisi per affidarsi al soprannaturale anche se si è diffidenti.
Leggo di miracoli, statue che piangono lacrime o sangue, sia mai che qualcuno dall’al di là non mi faccia vincere un superenalotto, un gratta e vinci di quelli corposi, che mi faccia cazzzaggiare con più leggerezza in mezzo a questo mare di guai.
Letto adesso, anche se seguo da tempo, e mi sembra che nemmeno sotto al fascismo fossero ridotti così anche se il regime nascondeva i suicidi, non finivano sui giornali.
La crisi fa strage: due suicidi al giorno.
Avendo abbandonato da tempo i contatti con la chiesa, circa 41 anni fa, e non avendo confidenza con la parrocchia vicino a casa mia preferirei rivolgermi a Suor Minetti, mi dicono che sia di buon cuore,disponibile anche di notte per chiamate improvvvise, magari potremmo organizzare un viaggio insieme e vedere se qualche santo ci da una mano a risolvere i nostri problemi, lei con gli avvocati io con i conti del mese che ormai si trascinano da anni praticamente insoluti.
Lei è suora, conosce le varie strade, le migliori, potrebbe decidere se andare a Loudes, da Padre Pio o a villa Sam Martino di Arcore che è più a portata di mano per entrambi.
Certamente il padrone di casa ha un cuore immenso, aiuta tutte, ma spero che Suon Minetti mi faccia esentare da un ballo vestito da suora con il crocifisso in mezzo alle tette.
Non so ballare ma un posto a Milan channel potrebbe farmelo avere anche se sono juventino, anche Mike era juventino e lo è rimasto sino alla fine. Non come Emilio che ha cambiato squadra.
Adesso le telefono, se non è presa con i festini di Arcore o con le orsoline le chiedo se possiamo organizzare un viaggio insieme.
Non so più a chi affidarmi, certamente non a Monti.