Il Perù si imbandiera in attesa della sentenza de L'Aja sulle acque territoriali contese al Cile

Una grande bandiera peruviana, lunga ben 100 metri e larga 30, fa bella mostra di sé sulle scogliere che da Barranco, a Lima, guardano all'Oceano Pacifico. E' il primo segno della fiducia e dell'ansia con cui il Perù guarda all'imminente sentenza della Corte di Giustizia de L'Aja, sulla contesa delle acque territoriali, che lo separa dal Cile.
Il giorno previsto per il verdetto è il 27 gennaio e le autorità di entrambi i Paesi hanno promesso che accetteranno le sue conseguenze e vi si atterranno, entrambe convinte che il proprio Paese uscirà vincitore. A Lima il presidente Ollanta Homala ha incontrato i suoi predecessori; a Santiago del Cile, il presidente Sebastián Piñera ha ricevuto la presidente eletta Michelle Bachelet, che si insedierà l'11 marzo. La fiducia è massima in entrambi i Paesi. La contesa riguarda circa 65mila kmq di mare, al confine tra i due Paesi ed è un retaggio delle guerre del XIX secolo, che videro anche un terzo contendente, la Bolivia, che perse il suo accesso al mare. Negli anni 50 del XX secolo, Lima e Santiago raggiunsero un accordo per considerare il parallelo che passa sul confine come limite delle acque territoriali; in questo modo, però, il Cile si trova a controllare il mare a ridosso delle coste peruviane. Per il Perù l'accordo degli anni 50 fu soltanto economico; Lima vuole infatti che la linea di confine marittima sia equidistante dalle due coste. La differenza tra le due proposte sono circa 35mila kmq di acque molto pescose e per questo contese. L'ex presidente peruviano Alan Garcia ha proposto ai compatrioti di esporre le bandiere peruviane da ogni finestra, in attesa del verdetto de L'Aja; l'idea è stata molto criticata, perché esalta il nazionalismo peruviano, in una contesa che non ha bisogno di ulteriori tensioni. Però è stata ripresa volentieri, sia a Lima che in altre parti del Paese. L'esempio più mediatico, la bandiera sulle scogliere, a guardare l'Oceano Pacifico. La foto, dal Twitter, di @Luis_Jave, su larepublica.pe.