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Il pesce Babele e Dio

Da Villa Telesio

Babel-fish

“Ora, è così bizzarramente improbabile che una cosa straordinariamente utile come il pesce Babele si sia evoluta per puro caso, che alcuni pensatori sono arrivati a vedere in ciò la prova finale e lampante della non-esistenza di Dio.

“Le loro argomentazioni seguono pressapoco questo schema: ‘Mi rifiuto di dimostrare che esisto’ dice Dio ‘perché la dimostrazione è una negazione della fede, e senza fede io non sono niente’. “Ma’ dice l’uomo ‘il pesce Babele è una chiara dimostrazione involontaria della Tua esistenza, no? Non avrebbe mai potuto evolversi per puro caso. Esso dimostra che Tu esisti, e dunque, grazie a questa dimostrazione, Tu, per via di quanto Tu stesso asserisci a proposito delle dimostrazioni, non esisti. Q.E.D. Quod Erat Demonstrandum.’ “‘Povero me!’ dice Dio. ‘Non ci avevo pensato!’ e sparisce immediatamente in una nuvoletta di logica.

(Douglas Adams – Guida galattica per gli autostoppisti, 1979)


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