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Il PGT di Pavia ce la farà? Secondo noi va comunque modificato. Prima puntata edificabilità delle aree dismesse

Creato il 01 settembre 2012 da Antonioriccipv @antonioricci

Il nostro sindaco sulla Provincia Pavese di oggi ci dice: “Il piano di governo del territorio sarà uno dei primi temi che riprenderemo a discutere. E dovremo mettere in calendario sedute di Consiglio frequenti, magari anche al sabato”.

Il PGT di Pavia ce la farà? Secondo noi va comunque modificato. Prima puntata edificabilità delle aree dismesse

Bene considerando che ci lavorano da quasi tre anni e mezzo.

Considerando che è un documento all’attenzione anche della magistratura.

Considerando l’inchiesta su Punta Est.

E’ già qualcosa anche perché se il Pgt non fosse approvato entro  la fine dell’anno il settore Urbanistica rischia di essere commissariato dalla Regione che ha già fatto sapere che non darà ulteriori deroghe.

A fine luglio il partito democratico ha presentato una serie di osservazioni alla Vas, la Valutazione ambientale strategica.

Partiamo oggi dalla prima di queste osservazioni.

Riguarda l’edificabilità nelle aree dismesse.

Come criterio generale il partito democratico è per limitare a zero il consumo di suolo, ad accezione delle aree dismesse, dopo un’accurata verifica delle esigenze abitative della nostra città.

La versione attuale del Pgt prevede che, nel recupero dei terreni dismessi, l’imprenditore possa scegliere se destinare una certa quota a residenza a canone agevolato, di cui il 10 per cento a canone sociale (cioè case popolari), oppure destinarla a funzioni libere da definire nell’ambito della pianificazione dell’area.

In parole semplici, il costruttore potrebbe decidere se costruire case popolari o, ad esempio, un sottopassaggio.

Potremmo trovarci di fronte alla possibilità che a Pavia non si costruiscano case popolari.

Noi chiediamo  invece che questa possibilità di scelta non vi sia e che la superficie da destinare a case popolari sia del 20 per cento.

Ricordiamo che a Pavia ci sono moltissime case invendute, che stanno sorgendo altri insediamenti residenziali che resteranno a lungo invenduti.

Mentre vi è l’assoluta mancanza di case popolari.

Ribadiamo e continueremo a farlo che sulla scadenza di questo documento non accetteremo ricatti da parte del sindaco.



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