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Il Piano Casa Polverini.: cemento selvaggio.

Creato il 02 agosto 2011 da Cristiana

Come ci racconta questo blog dei Verdi:

Sarà permesso cambiare la destinazione d’uso delle aree commerciali e industriali in residenziali anche se il piano regolatore del comune dice il contrario; le aree già residenziali potranno essere ampliate del 50% se ristrutturate; si elimina la protezione per le fasce costiere, per le zone vicine ai laghi, per i parchi regionali come quello dei Castelli; si potrà ampliare nelle zone a rischio sismico anche se le nuove costruzioni non rispetteranno la normativa antisismica (art. 3.3).

e ancora:

Il Piano, in cambio dei sostanziosi favori e premi che concede, non contiene praticamente nessun obbligo per i costruttori, nemmeno quello di dotare i nuovi insediamenti di opere di urbanizzazione primaria (fogne, strade, luce); i Comuni, in cambio di qualche posto di lavoro in più nei cantieri si dovranno accollare tutti gli oneri che nel medio periodo derivano da uno sviluppo senza regole: siamo in presenza di uno squilibrio fortissimo tra i vantaggi privati e i costi pubblici di questo sussidio mascherato. 

L’emendamento Tor Bella” (art. 4.2) è concepito ad hoc per la demolizione-ricostruzione immaginata dal sindaco Alemanno per la borgata romana (chi demolirà condomini degradati avrà il diritto di ricostruirli il 50% più grandi). Perciò Tor Bella Monaca, quartiere di 30.000 abitanti a 15 km dal centro con pochi servizi e collegamenti indecenti diventerà un quartiere di 50.000 abitanti con gli stessi problemi di prima. Sarà il Comune che dovrà provvedere a un’eventuale metropolitana, a servizi vari e centri di aggregazione (parchi, centri sociali, ambulatori)

e infine:

Lo stesso sindaco Alemanno ha stimato che a Roma esistono almeno 30.000 case sfitte. Si tratta dunque di una debolezza strutturale, non legata a questa crisi. A cosa serve allora un piano casa che premia la costruzione di nuove zone residenziali? Facendo aumentare troppo l’offerta quando non c’è domanda, e quando i rubinetti del credito sono chiusi, si rischia una svalutazione ancora più grave del mercato della casa.

Prendiamo atto, inoltre che un paio di consiglieri regionali del PD pare abbiano presentato emendamenti peggiorativi. Capito a che serve un partito sano? Ad evitare che ognuno faccia come cazzo gli pare o magari non ricandidandolo la prossima volta.


Filed under: IMPOLITICO Tagged: di stefano, lazio, pd lazio, piano casa 2011, polverini

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