Il Piano per il sud. Una "renzata" pazzesca.
Ora, il sud d'Italia, situato a nord dell'Africa, nella sua veste migliore è capace di armonizzare gli opposti, di sommare in uno i pensieri di Matteo Renzi e di Roberto Saviano.
Allora, da un lato esiste il "piagnisteo meridionale", meglio conosciuto come "mamma di lamento perpetua", ma dall'altro è visibile ad occhio nudo una latitanza della politica nel prendersi carico del problema.
Per cui se Matteo e Roberto, con l'ausilio della stampa e dei supporter, invece di scontrarsi frontalmente, evitando di farsi male, diventassero propositivi... mezza pena.
Matteo si sta incartando. Come al solito, predica bene e razzola male.
Sulla predica, nulla da dire. Noi meridionali utilizziamo, quasi, l'intera esistenza alla fase del "lamento", nelle nostre corde non esistono altre melodie.
In merito al "razzolamento" l'idea è quella di distribuire soldi. Si va per il corto, in buona sostanza si sceglie la soluzione più facile, l'accomodamento.
Da queste parti i soldi "ni manciamu senza cunchiudiri nenti", col solito assistenzialismo a buon mercato.
La ricetta per il sud c'è, l'unica possibile.
Il meridione, la Sicilia in particolare, prima di essere trasformata in "bidone di voti", era, è sempre stata, il granaio d'Italia.
Un vero ritorno al passato, non ci resta che darci all'agricoltura.
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