Il Pisano, il Trucido e il Solitario
Quando la spiaggia è lunga, le probabilità di trovare un posto semi-isolato sono indubbiamente più alte. Ma il fatto di posizionarsi in uno slargo apparentemente vuoto non rende (purtroppo) immuni da eventuali vicini. Anzi. Funziona un po’ da calamita…per i soggetti più improbabili. Ed ecco che mentre mi stavo godendo le carezze del sole, in una sorta di dormi veglia, sento quel tipico accento pisano aggiunto ad una voce insopportabile e a dei discorsi idioti sulle donne. Alzo lo sguardo e trovo sulla mia dx una coppia al mare con l’amico s-coppiato dispensatore di saggezza sull’universo femminile. Mentre si prodiga in sproloqui inverosimili sul gentil sesso, sul perchè “ha chiuso con le donne”, lo guardo e penso una cosa sola: “sei Pisano e sei pure Brutto, c’è bisogno di farsi altre domande e dare la colpa alle donne?!?”
Mentre spero che perda la voce, mi volto dall’altra parte e lo scenario non migliora. Il Trucido si manifesta in tutta la sua splendente ignoranza da italiano-medio-in-vacanza: gonfio (de panza), costume a pantaloncino azzurro-nazionale ripiegato all’interno (sì, avete capito bene, abbassato in vita e rigirato in dentro così da apparire a metà tra uno short e un pannolone…OMG), occhiale specchiato con la montatura tricolore (rosso-bianco-verde…volevo morì), collana di semi-di-qualcosa, croce tatuata sul petto, bandana bianca (la bandanaaaa?!?) e fare tronfio. Uno spettacolo della natura mentre acchiappa con fare da macho la sua donna (trucida pure lei, con costume bianco e fare da principessa-mancata) e se la limona platealmente in riva al mare (con tanto di tastata di chiappe a due mani). Poi la abbandona per correre dai suoi amici e avviare la tanto amata partitella-di-pallone. “Mondo Medio…non c’è rimedio“!
Prima di ricevere una pallonata addosso, opto per un tuffo: almeno non li vedo e non ci penso. Al ritorno noto un altro arrivato: il Solitario è solo (giustamente) ed è un discreto incrocio tra Sandocan e Gesù, con il capello lungo, la barba, l’occhio scuro e la pelle olivastra. Che non era per niente male. Ma la cosa più difficile di tutte è proprio attaccare bottone con il super-solitario: nonostante i tentativi di sorrisi e ricerca di complicità per il parterre umano circostante, lui non ti degna nemmeno di uno sguardo, o al massimo uno di quelli rapidissimi e superficiali. E’ perso nei suo pensieri e nelle pagine del suo libro “101 alternative al suicidio“. Ottimo. “Vabbè, qualcuno esca fuori a dirmi che sono nel mezzo di una candid camera“!
Purtroppo non spunta nessuno a dirmi che è uno scherzo. E’ il genere umano che è folle di fabbrica. Meno male che arriva il mio angelo con il mojito…almeno bevo e non ci penso!
E i vostri vicini di ombrellone chi sono?!?