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Il pittore barbone che incantò Fidel e la regina

Creato il 03 aprile 2014 da Artesplorando @artesplorando

Il pittore barbone che incantò Fidel e la regina

Asger Jorn, lettera a mio figlio

Lo Stadens Museum for Kunst di Copenaghen e il Museum Jorn di Silkeborg inaugurano due importanti rassegne per celebrare i cent'anni dalla nascita di Asger Jorn (venuto alla luce il 3 marzo 1914 nello Jutland, a Vejrum), uno dei protagonisti dell'arte del Novecento. Jorn ha vissuto anche ad Albissola Marina, che a sua volta lo ricorda il 26 di aprile con una mostra alla fabbrica San Giorgio; seguiranno altre esposizioni a Villa Jorn, nel locale del museo della Ceramica e nella Pinacoteca di Savona. Il suo spirito selvaggio, contaminato da strazi poetici, si traduceva in un gesto di matrice espressionista che si addolcirà al contatto del sole e del mare Mediterraneo. Qualche flash su di lui. Nel 1948 fonda a Parigi, il Gruppo CoBrA (acronimo dalle iniziali di Copenaghen, Bruxelles e Amsterdam) con Appel, Corneille, Dotremont e Constant. Il movimento si scioglie dopo un paio d'anni perché Jorn fugge con la moglie Constant e i suoi tre figli in tenera età. Si ammala di tubercolosi a seguito della vita grama (viveva sotto i ponti di Parigi e Stoccolma). Si trasferisce in Svizzera ma ha bisogno dell'aria di mare per la convalescenza.L'amico Baj gli consiglia l'Albissola decantata da Lucio Fontana. Jorn giunge nella località ligure armato di un violino: dormirà in una tenda di fortuna. Troverà poi riparo per sè e per la famiglia in un oscuro magazzino. Solo due anni più tardi potrà permettersi una vera casa. In paese è considerato uno stravagante che anche d'inverno calza i sandali: emergerà la sua importanza quando la regina di Danimarca vorrà incontrarlo durante un viaggio in Italia. Nel 1959 realizza un imponente pannello in ceramica presso la San Giorgio col concorso delle impronte lasciate dalle gomme di una Lambretta  e alle zampe del cane Dicky. Nel 1967 si reca a Cuba per dipingere l'interno di una banca nazionalizzata da Fidel Castro. Quando muore, il primo maggio 1973, chiede di essere sepolto in un piccolo cimitero dell'isola di Gotland nel Baltico. La fortuna incominciava proprio da allora a sorridergli. Nel 2010 una sua tela è stata battuta dalla Christie's di New York a oltre due milioni di dollari!!!

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