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Il pittosporo

Creato il 03 agosto 2010 da Giardinaggio @Giardinaggionet

Le generalità


pittosporo Una delle piante in assoluto più diffuse in italia è sicuramente il pittosporo . Usato principalmente per l'abbellimento dei giardini esso non ha particolari necessità per ciò che riguarda le cure .

Il Pittosporum tobira , questo è il suo nome , conosciuto meglio come Pittosporo rappresenta un tipico elemento dell'arredo urbano . Il genere Pittosporum appartiene alla grande famiglia delle Pittosporaceae . Per ciò che riguarda nella fattispecie il genere Pittosporum è una famiglia molto numerosa . Infatti se ne contano fino a centocinquanta specie composte di arbusti ed alberelli . Tutti i pittosporum hanno una caratteristica comune , ovvero essi sono di tipo semirustico . Da ciò ne consegue che tutte queste piante sono estremamente robuste e resistenti fino anche all'inquinamento . Le Pittosporum sono delle piante sempreverdi dal fogliame che riesce a sopportare nnumerose avversità climatiche . Il Pittosporum tobiria è un arbusto originario dell'estremo oriente . Da tempo immemore , infatti , viene coltivato sia in Cina che in Giappone . Questa pianta riesce a resistere senza alcun problema di sorta alle altezze notevoli . Si parla infatti di sei fino a sette metri di lunghezza e fino a quattro metri di diametro . Il Pittosporum ha delle foglie molto originali . In effetti esse sono coriacee, distribuite in modo alterno sui rami , inoltre esse si presentano obovate , lucide ed hanno un colore verde scuro . Per ciò che concerne la vegetazione essa è prominente sulla sommità degli stessi . Un'altra caratteristica tipica delle foglie di questa pianta è la loro conformazione . Esse infatti sono ristrette alla base si allargano col crescere della foglia e terminano formando una punta arrotondata .

Clima ed esposizione


Tenendo sempre presente la natura di questa pianta cioè il suo essere un arbusto semirustico , bisogna anche tener presente , parlando dell'ambientazione del Pittosporo , che l'origine di questa pianta è dell'estremo oriente quindi normalmente ama l'esposizione diretta al sole . Ciò non di meno questi arbusti riescono a sopportare temperature decisamente più rigide . Il Pitosforo riesce , infatti , a tollerare una temperatura minima di -10°C . Comunque è sempre bene sapere che questa pianta dev'essere coperta e protetta al meglio possibile dalle sferzate dei venti invernali .

Il terreno e la concimazione


Sebbene , come indicato prima , questa particolare specie di pianta non abbia bisogni particolari una cura decisamente maggiore bisogna prestare alla creazione del terreno ottimale per una crescita corretta della pianta . Bisogna partire dal principio che un terreno ottimale per una vita lunga e sana del Pitosforo è un terreno fertile ma soprattutto molto ben drenato . Prima di mettere a dimora le nuove piante bisognerà arricchire il terreno con del terriccio di ottima qualità . Inoltre bisognerà aggiungere al terriccio della composta sufficientemente maturo ed aggiungere abbastanza humus . In questo modo il terreno sarà arricchito molto bene . Ora bisogna drenare il terreno . Per far ciò basterà aggiungerci della torba e della sabbia che renderà l'ambiente ottimo per questa pianta .

Inoltre non c'è alcun bisogno di concimare la terra essendo una pianta che notoriamente si accontenta davvero di poco .

La fioritura


I fiori del Pitosforo sono molto semplici ma nel contempo estremamente belli . Essi sono riuniti in piccole pannocchie terminali dalla grandezza indicativa di circa cinque centimetri . Il loro colore è bianco a volte possono assumere il colore giallo crema . Il periodo in cui questa pianta fiorisce va dal mese di aprile fino a luglio . Solitamente non è raro avere un notevole incremento di fiori nel mese di giugno .

La moltiplicazione


La moltiplicazione si ha essenzialmente per mezzo dei semi di colore rosso che escono nel momento in cui i suoi frutti , delle bacche subglobose , si aprono .

Malattie e parassiti


I pericoli per il pittosporo derivanti da agenti esterni sono sostanzialmente dovuti a due parassiti particolarmente esiziali per la vita del arbusto .

In primo piano ci sono gli afidi che hanno come obbiettivo la distruzione delle foglie appena nate e , durante la fioritura tende a colpire le inflorescenze . L'altro parassita da tenere sott'occhio sono le cocciniglie .

Le cocciniglie si dividono in due specie : le cotonose e le brune .

Le più pericolose risultano le cocciniglie brune . Esse infatti hanno una doppia azione nociva per l'ospite . Infatti da una parte attaccano le forme distruggendole in modo costante ma facendo aumentare il livello di glucosio nella pianta aiuta la formazione di funghi .

La conclamazione della malattia avviene in seguito al presentarsi di due specifici sintomi .

Il fusto della pianta malata tende ad annerirsi ed il fusto risulta particolarmente appiccicoso al tatto .

Bisogna agire con prontezza con un antiparassitario specifico .


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