Il ponte delle spie.

L'ultima opera di Spielberg si potrebbe definire "classica"; nessun effetto speciale mozzafiato, nessun finale a sorpresa e nessuna donna poco vestita. La vicenda ambientata in piena guerra fredda (1957), tratta da una storia vera (va tanto di moda), è ben ambientata. Il protagonista, L'Avvocato Donovan accetta di difendere una spia russa, poichè come tutte le  persone ha diritto ad una difesa ed un giusto processo. Inutile dire che fa benissimo il suo lavoro, anche troppo, trascinandosi in un vorticoso gioco di spie e scambio di prigionieri che lo porteranno nella Berlino Est in concomitanza della formazione del muro.La visione è sempre quella americana, la famosa e famigerata CIA che naturalmente rappresenta i buoni. Questi "buoni" spesso si confondono con i "cattivi", non sempre la realtà è quella che appare.La durata del film supera le due ore, ma il regista rende piacevole la visione e credibile. Il voto è più che sufficiente, ottimi gli affermati attori.film: voto 6,5attori: voto 7