>Il ponte, palazzi sprechi" />>Il ponte, i palazzi e gli sprechi" />>Il ponte, i palazzi e gli sprechi" />>Il ponte, i palazzi e gli sprechi" title=">>Il ponte, i palazzi e gli sprechi" />
Per il ponte sullo stretto di Messina è previsto un costo di 8,5 miliardi e si prevede che con i pedaggi si finanzierà solo una quota minima di questi 8,5 miliardi. Il ponte sullo stretto è un’opera molto costosa in tempi come questi in cui “soldi non ce ne sono”. Se l’opera non si facesse si prevedono 900 milioni di penali ed a pagare sono sempre i contribuenti italiani comunque vada.
Accanto alla questione del ponte potremmo affiancare i costi dei “palazzi” della politica: il Senato ci costa circa 600 milioni di euro l’anno e la Camera circa un miliardo: insieme superano il miliardo e mezzo di euri all’anno.
Il ponte sullo stretto di Messina come tante altre opere, in primis la TAV Torino-Lione, costano veramente tanto ai cittadini italiani già “gravati” dalle manovre “lacrime e sangue” del governo Monti: mentre si “taglia” sulla sanità, sui servizi pubblici, sulla scuola, sull’università, sulla ricerca e quant’altro invece per le “grandi opere” i soldi “si trovano sempre”.
I soldi si trovano sempre anche per i parlamentari che non accennano minimamente a ridurre i loro “privilegi” e i loro stipendi in un momento come questo in cui la fiducia nei politici italiani è al “minimo storico” e in cui l’astensionismo “è salito alle stelle” come si è potuto appurare anche grazie alle elezioni regionali siciliane.
Al costo dei palazzi del potere e del ponte sullo stretto di Messina possiamo aggiungere gli “sprechi” attuati nella Regione Lazio e Lombardia, “venuti a galla” con i vari “scandali” recenti, scandali che sembrano non mai avere fine: l’ultimo protagonista è Di Pietro dell’Italia dei Valori.
Il ponte, i palazzi e gli sprechi “condannano” il nostro paese, condannano soprattutto i tanti cittadini italiani che vedono i loro soldi essere spesi e sperperati “come niente fosse”.