Resti sommersi del ponte sul fiume Anaxum
Sono stati illustrati, a Palazzolo Stella, in Friuli Venezia Giulia, i risultati della campagna di scavi archeologici condotti dall'Università di Udine nel fiume Stella. Gli scavi sono parte del Progetto "Anaxum. Archeologia e storia di un paesaggio fluviale". Anaxum era il nome con il quale i Romani chiamavano il fiume Stella, secondo Plinio.L'indagine archeologica subacquea ha interessato i resti dell'antico ponte sulla via Annia, nel tratto di fiume dove questa incontrava l'Anaxum, costituendo il collegamento con la laguna e, quindi, con il mare. Le indagini hanno permesso di documentare tre strutture pertinenti al ponte che, in base allo studio di quanto rimane, doveva essere monumentale. Un'altra struttura indagata fa pensare ad un porto oppure ad una banchina fluviale. Sono state, inoltre, scavati e puliti blocchi litici, mattoni e legni lavorati che, con tutta verosimiglianza, si riferiscono alla fondazione dei piloni del ponte.
Il fiume Stella è la più importante arteria di risorgive del Friuli e permette alla media ed alta pianura friulana di collegarsi al mare. Nasce da un'area acquitrinosa a sud di Codroipo e sfocia nella laguna di Marano dopo 47 chilometri di percorso. Questa importante via fluviale in epoca antica intersecava sia la via Annia che la rotta endolagunare che collegava Aquileia a Ravenna. Nelle acque del fiume Stella sono stati ritrovati resti archeologici risalenti all'Età del Bronzo, tra i quali un relitto sul quale, nel 2011, si è incentrata la prima campagna del progetto Anaxum.