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Il ponte sullo stretto - Grande Opera con disastro.

Creato il 02 novembre 2009 da Calcifer

La storia della mia città natale ha tante cose da insegnare sul rapporto tra uomo ed ambiente. Reggio Calabria fu fondata dagli aschenazi circa tremila anni fa su un piccolo promontorio che successivamente i greci chiamarono Kalamizzi. Il promontorio costituiva il porto naturale della città e consentiva alle navi di approdare a riparo dai venti e dalle correnti. Nel 1547 per costruire una nuova fortificazione a ridosso di punta Calamizzi, si decise di deviare il corso della fiumara Calopinace (dal greco - bel quadretto) spostandone la foce da nord a sud della punta.
Si costruirono enormi colline artificiali per deviare il corso del fiume all'altezza dell'odierno ponte di s. Anna, e dopo poco più di un decennio nel 1562 una grossa frana sottomarina (evento frequinte sul versante calabrese dello stretto) fece sparire punta Calamizzi, già luogo sacro per gli abitanti, che si sono visti sparire da un giorno all'altro il loro porto millenario.
Il motivo della sparizione della punta è incerto, ma è molto plausibile che è avvenuto proprio per la rottura di un equilibrio che il promontorio aveva col fiume.
La costruzione del Ponte per motivi pubblicitari e per veicolare milioni di euro in tasche misteriose può arrivare a rompere altri equilibri. Quali potrebbero esserne le conseguenze?


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