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Il popolo ad angolo retto e l'informazione democratica.

Creato il 24 novembre 2014 da Lostilelibero

Cose pese...


Il cittadino vuole essere informato. Dice che sia un suo diritto, salvo poi non fare nulla, attivamente, per informarsi seriamente. Tutto gli è dovuto! Pasce, giace, ballonzola di convenienza in convenienza, attendendo che le informazioni arrivino a lui, passivamente. Non rientra nemmeno nel ristretto novero delle smunte idee di cui è capace quella di pensare che debba essere lui, in prima persona, a cercare da sé quelle “importanti” informazioni
Ma in fondo, è ancora una volta il cittadino democratico che si manifesta per quel simulacro che ha voluto diventare: un indolente individuo che abbisogna di trovare la pappa pronta senza compiere sforzo alcuno nella ricerca di una propria, autonoma, individualità. Vuole il diritto di sapere senza tuttavia muovere un solo passo affinché quelle verità volgano a lui. E’, in fondo, la declinazione contemporanea della belluina plebe classica che ha cambiato semplicemente di nome. Quella che vuole, anzitutto, un pater che le indichi la direzione da seguire, che la sollevi dalla responsabilità di essere protagonista del proprio destino, che provveda a fornirle un senso stabile, statuito, certo, a-problematico (quella di Giovenale: “che seduta contempla le incredibili buffonerie dei patrizi, guarda i Fabi che recitano scalzi e può ridere degli schiaffi che prende”). Quel cittadino quindi, conquista democratica per eccellenza, è così refrattario a qualsiasi fatica del pensiero, del cuore, del sentire (quando va bene, labora!). Immune soprattutto a sé stesso, ha concesso ad ogni educazione la cura della propria pigra sfera personale. cose pese Non sarà un caso, forse, se già nel positivo termine “educazione”, si possono intravedere gli istinti della sua radicata voglia di schiavitù: l’azione “educatrice” prevede infatti un “duce” che sostenga l’agire, che comandi e lo “conduca”. Nulla di nuovo, in fondo: quel “buon cittadino” infatti, così come il suo avo latino (siamo, in fin dei conti, ancora alla vitale volontà del panem et circenses), vuole essere sottoposto, sente il bisogno di qualcuno che lo utilizzi rendendolo strumento per non avere responsabilità. Egli non intende affatto essere informato, vuole essere rassicurato, confortato, tranquillizzato dagli altri. Vuole, qualora si accenda in lui un tenue barlume di senso civico, la verità preconfezionata, precostituita, in scatola, pronta e prêt-à-porter! 

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